Il contributo intende riflettere su come la scuola abbia bisogno di ritrovare la sua mission educativa, partendo dalla volontà di autentico ‘riconoscimento’ dei soggetti in crescita che accompagna. Preoccupa constatare come la scuola venga ritenuta ‘insignificante’ per un numero sempre più elevato di studenti. I ragazzi stentano a vedere in essa un’esperienza adeguata e rilevante per la costruzione della loro identità. D’altro canto, la scuola più che porre attenzione agli studenti, si presenta omologata su modelli gestionali-burocratizzati, invischiata in costrutti organizzativo-funzionalistici e persegue ancora prioritariamente l’obiettivo di trasmettere in forma standardizzata le conoscenze, anche se ormai ampiamente superato. Ha così perso di vista il suo fine principale, cioè di offrire ad ogni studente la possibilità di meglio identificare la propria unicità, valorizzando appieno le sue attitudini per il bene comune. La presenza del pedagogista all’interno della scuola potrebbe aiutare i docenti a mettere in atto delle buone prassi di relazioni significative con lo studente, a partire dall’ascolto di quest’ultimo. L’ascolto dello studente, l’individuazione del suo “essere reale” in una società in cui le pratiche educative paiono confuse, l’incremento della sua partecipazione attiva al sapere possono allora costituire obiettivi dell’azione del pedagogista, che permettono di ridare senso alla scuola.
Il dialogo, la relazione: il ruolo del pedagogista nella scuola
Mirca Benetton
2018
Abstract
Il contributo intende riflettere su come la scuola abbia bisogno di ritrovare la sua mission educativa, partendo dalla volontà di autentico ‘riconoscimento’ dei soggetti in crescita che accompagna. Preoccupa constatare come la scuola venga ritenuta ‘insignificante’ per un numero sempre più elevato di studenti. I ragazzi stentano a vedere in essa un’esperienza adeguata e rilevante per la costruzione della loro identità. D’altro canto, la scuola più che porre attenzione agli studenti, si presenta omologata su modelli gestionali-burocratizzati, invischiata in costrutti organizzativo-funzionalistici e persegue ancora prioritariamente l’obiettivo di trasmettere in forma standardizzata le conoscenze, anche se ormai ampiamente superato. Ha così perso di vista il suo fine principale, cioè di offrire ad ogni studente la possibilità di meglio identificare la propria unicità, valorizzando appieno le sue attitudini per il bene comune. La presenza del pedagogista all’interno della scuola potrebbe aiutare i docenti a mettere in atto delle buone prassi di relazioni significative con lo studente, a partire dall’ascolto di quest’ultimo. L’ascolto dello studente, l’individuazione del suo “essere reale” in una società in cui le pratiche educative paiono confuse, l’incremento della sua partecipazione attiva al sapere possono allora costituire obiettivi dell’azione del pedagogista, che permettono di ridare senso alla scuola.Pubblicazioni consigliate
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