Il contributo esamina talune implicazioni della robotica nel diritto penale sostanziale, con particolare riguardo alla possibilità di considerare i robot come bene giuridico da tutelare, come strumento del reato e, infine, come soggetto del reato (reo o vittima). Quest’ultima prospettiva si rivela particolarmente problematica, comportando un’assimilazione tra robot ed essere umano. Muovendo da un’indagine del diritto positivo, l’autore esamina criticamente sia la possibilità di includere i robot in una nozione estesa di “persona” ai fini del diritto penale, sia la (futuribile) eventualità della creazione di entità tecnologiche dotate di qualità essenziali umane che sfuggano al controllo da parte dell’essere umano (robot-nemico) e rispetto alle quali prevedere forme di incriminazione e/o misure di prevenzione.
Robot: talune implicazioni di diritto penale
Silvio Riondato
2017
Abstract
Il contributo esamina talune implicazioni della robotica nel diritto penale sostanziale, con particolare riguardo alla possibilità di considerare i robot come bene giuridico da tutelare, come strumento del reato e, infine, come soggetto del reato (reo o vittima). Quest’ultima prospettiva si rivela particolarmente problematica, comportando un’assimilazione tra robot ed essere umano. Muovendo da un’indagine del diritto positivo, l’autore esamina criticamente sia la possibilità di includere i robot in una nozione estesa di “persona” ai fini del diritto penale, sia la (futuribile) eventualità della creazione di entità tecnologiche dotate di qualità essenziali umane che sfuggano al controllo da parte dell’essere umano (robot-nemico) e rispetto alle quali prevedere forme di incriminazione e/o misure di prevenzione.Pubblicazioni consigliate
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