Il contributo è parte di un volume a partecipazione internazionale dedicato al rapporto tra cinema, paesaggio e media digitali, esito del progetto strategico di Ateneo C.A.P.U.T dell'Università degli Studi di Firenze che si inserisce nell'ambito della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio territoriale attraverso le Digital Humanities. Nello specifico, il saggio, correlato a quello di Farah Polato nello stesso volume, elabora alcune prospettive teoriche sviluppate a partire dal progetto FSE-Veneto (POR 2007-2013) "Strumenti innovativi per la promozione turistica: film-induced tourism" (Università degli Studi di Padova, 2014-2015) e la correlata esperienza operativa, proponendo una lettura del fenomeno del film-induced tourism in relazione alla nozione di paesaggio. La riflessione si concentra sugli strumenti predisposti per i cine-turisti e su recenti campagne di marketing territoriale (2016-2017) quali quelle legate a "Trolls", "Star Wars-Il risveglio della forza" e "007-Spectre". Si riportano le posizioni critiche nei confronti delle movie maps maturate nell'ambito dei cultural studies, mettendole alla prova di una disamina delle pratiche del film-induced tourism che evidenzia in particolare la possibile agency del cine-turista e la potenziale dimensione tattile del suo incontro con il luogo.
Quale paesaggio?
Giulia Lavarone
2017
Abstract
Il contributo è parte di un volume a partecipazione internazionale dedicato al rapporto tra cinema, paesaggio e media digitali, esito del progetto strategico di Ateneo C.A.P.U.T dell'Università degli Studi di Firenze che si inserisce nell'ambito della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio territoriale attraverso le Digital Humanities. Nello specifico, il saggio, correlato a quello di Farah Polato nello stesso volume, elabora alcune prospettive teoriche sviluppate a partire dal progetto FSE-Veneto (POR 2007-2013) "Strumenti innovativi per la promozione turistica: film-induced tourism" (Università degli Studi di Padova, 2014-2015) e la correlata esperienza operativa, proponendo una lettura del fenomeno del film-induced tourism in relazione alla nozione di paesaggio. La riflessione si concentra sugli strumenti predisposti per i cine-turisti e su recenti campagne di marketing territoriale (2016-2017) quali quelle legate a "Trolls", "Star Wars-Il risveglio della forza" e "007-Spectre". Si riportano le posizioni critiche nei confronti delle movie maps maturate nell'ambito dei cultural studies, mettendole alla prova di una disamina delle pratiche del film-induced tourism che evidenzia in particolare la possibile agency del cine-turista e la potenziale dimensione tattile del suo incontro con il luogo.Pubblicazioni consigliate
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