Gli usi civici sono un fenomeno antico e complesso, la cui disciplina giuridica riflette le evoluzioni socio economiche dell’Italia: da prevalentemente contadina a postindustriale, turistica e ambientalista. L’evoluzione normativa ha quindi visto succedere alle leggi statali di liquidazione una disciplina di stretta tutela volta alla conservazione dei territori gravati da usi civici, per il loro valore paesaggistico e ambientale. Ciò ha comportato un frequente conflitto tra norme statali e regionali, emblematicamente rappresentato da alcune recenti pronunce analizzate nell’articolo, che dichiarano l’illegittimità di disposizioni della Sardegna e del Lazio. Nella giurisprudenza attuale è consolidato l’orientamento che inquadra gli usi civici non più solo in funzione dell’interesse locale ad un’economia di sussistenza, ma nell’ottica dell’interesse generale al paesaggio e all’ambiente. Questo impone una condivisione di decisioni tra Stato e Regioni, alla luce del principio della leale collaborazione. In questa prospettiva assume un ruolo fondamentale il procedimento amministrativo, per la conciliazione degli interessi che insistono sulle terre civiche e per la coesistenza degli ambiti di competenza legislativa di Stato e Regioni. La nuova tutela rafforzata si accompagna con l’emersione di un nuovo concetto di bene comune e deve mirare a garantire un collegamento tra le aree civiche e le comunità locali.
Gli usi civici come valori paesaggistici della comunità nazionale
Buoso Elena
2018
Abstract
Gli usi civici sono un fenomeno antico e complesso, la cui disciplina giuridica riflette le evoluzioni socio economiche dell’Italia: da prevalentemente contadina a postindustriale, turistica e ambientalista. L’evoluzione normativa ha quindi visto succedere alle leggi statali di liquidazione una disciplina di stretta tutela volta alla conservazione dei territori gravati da usi civici, per il loro valore paesaggistico e ambientale. Ciò ha comportato un frequente conflitto tra norme statali e regionali, emblematicamente rappresentato da alcune recenti pronunce analizzate nell’articolo, che dichiarano l’illegittimità di disposizioni della Sardegna e del Lazio. Nella giurisprudenza attuale è consolidato l’orientamento che inquadra gli usi civici non più solo in funzione dell’interesse locale ad un’economia di sussistenza, ma nell’ottica dell’interesse generale al paesaggio e all’ambiente. Questo impone una condivisione di decisioni tra Stato e Regioni, alla luce del principio della leale collaborazione. In questa prospettiva assume un ruolo fondamentale il procedimento amministrativo, per la conciliazione degli interessi che insistono sulle terre civiche e per la coesistenza degli ambiti di competenza legislativa di Stato e Regioni. La nuova tutela rafforzata si accompagna con l’emersione di un nuovo concetto di bene comune e deve mirare a garantire un collegamento tra le aree civiche e le comunità locali.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.