Si tratta dell'introduzione ad una raccolta di saggi che riguardano, da diverse prospettive e in diversa misura, il concetto di nazione. I saggi sono tutti incentrati sullo spazio romeno, indagato all’interno di un’ampia prospettiva comparata e nel più vasto contesto europeo. Negli ultimi decenni, l’idea di nazione, le sue origini e il suo significato, sono stati al centro di numerose riflessioni teoriche, che hanno rimesso in discussione molte delle idee vulgate, contribuendo a rinnovare le direzioni di ricerca su uno dei concetti centrali e irrinunciabili della storia europea. L'introduzione prende le mosse dal celebre volume di Bendict Anderson, "Imagined Communities", uscito nel 1983, che per primo ha cercato di correggere una visione costruttivista troppo rigida, che considerava le nazioni unicamente come realtà artificiali e contingenti, frutto moderno dell’ideologia del nazionalismo, che precederebbe le singole realtà nazionali. Sulla scia di Anderson e degli studi fondamentali di Anthony D. Smith, si vuole invece sostenere che le nazioni sono “manufatti culturali di un tipo molto particolare”, che non sono riducibili soltanto ad un disegno ideologico artificiale, ma affondano le proprie radici nella capacità dei gruppi umani di immaginarsi parte di una comunità storico-politica più ampia e particolare con una propria specifica identità.
La nazione immaginata. Concetti e tappe nella costruzione dell'identità nazionale europea. Parole introduttive
Dan Octavian Cepraga
;SIPOS, SORIN DOMITIAN
;
2017
Abstract
Si tratta dell'introduzione ad una raccolta di saggi che riguardano, da diverse prospettive e in diversa misura, il concetto di nazione. I saggi sono tutti incentrati sullo spazio romeno, indagato all’interno di un’ampia prospettiva comparata e nel più vasto contesto europeo. Negli ultimi decenni, l’idea di nazione, le sue origini e il suo significato, sono stati al centro di numerose riflessioni teoriche, che hanno rimesso in discussione molte delle idee vulgate, contribuendo a rinnovare le direzioni di ricerca su uno dei concetti centrali e irrinunciabili della storia europea. L'introduzione prende le mosse dal celebre volume di Bendict Anderson, "Imagined Communities", uscito nel 1983, che per primo ha cercato di correggere una visione costruttivista troppo rigida, che considerava le nazioni unicamente come realtà artificiali e contingenti, frutto moderno dell’ideologia del nazionalismo, che precederebbe le singole realtà nazionali. Sulla scia di Anderson e degli studi fondamentali di Anthony D. Smith, si vuole invece sostenere che le nazioni sono “manufatti culturali di un tipo molto particolare”, che non sono riducibili soltanto ad un disegno ideologico artificiale, ma affondano le proprie radici nella capacità dei gruppi umani di immaginarsi parte di una comunità storico-politica più ampia e particolare con una propria specifica identità.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.