Nell’avvicinarsi della ricorrenza dell’anniversario della nascita di Ingmar Bergman il breve testo indaga come ancora oggi permanga nella sua opera cinematografica una potente e perturbante forza che tocca ogni singolo spettatore. Nella produzione audiovisiva contemporanea si può rilevare come sia sempre più presente un processo di scrittura visiva che, attraverso forme molteplici, attinge ad elementi autobiografici. Il saggio dà conto di come Bergman abbia irrorato molta parte della sua produzione artistica di riferimenti autobiografici, tradotti in differenti forme, dando a tale consuetudine un senso profondo di interrogazione sulle interferenze tra vita e pratica artistica. A partire da un variegato ventaglio di testi, con forme di scrittura diverse, l’impulso autobiografico alimenta film in cui personaggi e situazioni trasfondono molteplici tratti autobiografici. Altro importante riferimento all’attualità è stato segnalato nella capacità del cineasta di intessere una fitta rete di relazioni intertestuali, non ascrivibile certo a una volontà citazionista. Sembra piuttosto percorrere una precisa linea: una riflessione costante volta ai linguaggi narrativi e visivi e non ultimo ai dispositivi mediali. Si è infine sottolineato come la fotografia, il teatro, la letteratura, la musica, hanno da sempre alimentato la pratica realizzativa di Bergman che di tali travasi ha fatto la propria marca stilistica, e in un’epoca quale quella contemporanea in cui sempre di più si parla di ibridazioni delle arti.
Il gesto autobiografico (Ingmar Bergman)
Salvatore Rosamaria
2017
Abstract
Nell’avvicinarsi della ricorrenza dell’anniversario della nascita di Ingmar Bergman il breve testo indaga come ancora oggi permanga nella sua opera cinematografica una potente e perturbante forza che tocca ogni singolo spettatore. Nella produzione audiovisiva contemporanea si può rilevare come sia sempre più presente un processo di scrittura visiva che, attraverso forme molteplici, attinge ad elementi autobiografici. Il saggio dà conto di come Bergman abbia irrorato molta parte della sua produzione artistica di riferimenti autobiografici, tradotti in differenti forme, dando a tale consuetudine un senso profondo di interrogazione sulle interferenze tra vita e pratica artistica. A partire da un variegato ventaglio di testi, con forme di scrittura diverse, l’impulso autobiografico alimenta film in cui personaggi e situazioni trasfondono molteplici tratti autobiografici. Altro importante riferimento all’attualità è stato segnalato nella capacità del cineasta di intessere una fitta rete di relazioni intertestuali, non ascrivibile certo a una volontà citazionista. Sembra piuttosto percorrere una precisa linea: una riflessione costante volta ai linguaggi narrativi e visivi e non ultimo ai dispositivi mediali. Si è infine sottolineato come la fotografia, il teatro, la letteratura, la musica, hanno da sempre alimentato la pratica realizzativa di Bergman che di tali travasi ha fatto la propria marca stilistica, e in un’epoca quale quella contemporanea in cui sempre di più si parla di ibridazioni delle arti.Pubblicazioni consigliate
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