Lo studio definisce e indaga lo stilema drammaturgico delle umiliate, offese e redente, come quello che più sembra caratterizzare la rappresentazione della donna nel teatro italiano all’epoca della Grande guerra. L’exemplum principe è costituito dall’Invasore di Annie Vivanti, andato in scena all’indomani dell’entrata italiana in guerra (16 giugno 1915), e centrato sull’attualissimo quanto scabroso tema degli stupri di guerra. Attraverso la ricostruzione dei vari backstages che furono propri dell’evento – la “scena” cittadina, Milano, il suo fervore interventista e i suoi problemi di ordine pubblico; la “scena” del dibattito medico e giuridico, che ebbe chiara incidenza sulla genesi del dramma; il profilo dell’autrice, «imprenditrice morale della guerra» e autrice di best-sellers d’attualità; le vicende censorie che ella dovette fronteggiare e, grazie ad alti patrocini, almeno in parte superare; il profilo della compagnia che rappresentò il dramma e particolarmente di Maria Melato, l’attrice interprete del personaggio più complesso – l’analisi dell’opera e della sua prima messinscena ripropone in prospettiva “tridimensionale” una delle rappresentazioni più problematiche e avvincenti delle donne in tempo di guerra, che sembra guardare – ancora oggi – oltre la guerra stessa.

“Umiliate, offese e redente”: rappresentazioni della donna sulla scena italiana della Grande guerra

SCANNAPIECO, ANNA
2016

Abstract

Lo studio definisce e indaga lo stilema drammaturgico delle umiliate, offese e redente, come quello che più sembra caratterizzare la rappresentazione della donna nel teatro italiano all’epoca della Grande guerra. L’exemplum principe è costituito dall’Invasore di Annie Vivanti, andato in scena all’indomani dell’entrata italiana in guerra (16 giugno 1915), e centrato sull’attualissimo quanto scabroso tema degli stupri di guerra. Attraverso la ricostruzione dei vari backstages che furono propri dell’evento – la “scena” cittadina, Milano, il suo fervore interventista e i suoi problemi di ordine pubblico; la “scena” del dibattito medico e giuridico, che ebbe chiara incidenza sulla genesi del dramma; il profilo dell’autrice, «imprenditrice morale della guerra» e autrice di best-sellers d’attualità; le vicende censorie che ella dovette fronteggiare e, grazie ad alti patrocini, almeno in parte superare; il profilo della compagnia che rappresentò il dramma e particolarmente di Maria Melato, l’attrice interprete del personaggio più complesso – l’analisi dell’opera e della sua prima messinscena ripropone in prospettiva “tridimensionale” una delle rappresentazioni più problematiche e avvincenti delle donne in tempo di guerra, che sembra guardare – ancora oggi – oltre la guerra stessa.
2016
Narrazioni e immagini delle donne in guerra (1914-1918)
978-88-99559-07-6
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