I Carraresi governarono Padova complessivamente dal 1318 al 1405, anche se fino al 1350 la loro presa sulla città fu limitata dapprima dalla tutela goriziano-asburgica, poi dal dominio scaligero e infine da una sorta di protettorato veneziano. La signoria convisse con le istituzioni della stagione comunale, mantenendone, sia pure in una condizione di forte ridimensionamento politico, le magistrature e i consigli. Le basi del consenso dei Carraresi, comunque, poggiavano su una fitta clientela arruolata sia nel gruppo degli homines novi locali, sia nelle file di un notabilato o di un’aristocrazia di provenienza esterna a Padova. Questi fideles furono remunerati attraverso il conferimento di benefici di natura laica ed ecclesiastica, concessi travalicando le procedure ordinarie ed attingendo al patrimonio ‘pubblico’ come se si trattasse del patrimonio personale del signore. La burocrazia d’ufficio non fu in grado di arginare queste forzature, né forse ne ebbe alcuna intenzione.
Governare con il consenso: clientele, amicizie, fedeltà e corruzione a Padova tra comune e signoria
CANZIAN, DARIO
2017
Abstract
I Carraresi governarono Padova complessivamente dal 1318 al 1405, anche se fino al 1350 la loro presa sulla città fu limitata dapprima dalla tutela goriziano-asburgica, poi dal dominio scaligero e infine da una sorta di protettorato veneziano. La signoria convisse con le istituzioni della stagione comunale, mantenendone, sia pure in una condizione di forte ridimensionamento politico, le magistrature e i consigli. Le basi del consenso dei Carraresi, comunque, poggiavano su una fitta clientela arruolata sia nel gruppo degli homines novi locali, sia nelle file di un notabilato o di un’aristocrazia di provenienza esterna a Padova. Questi fideles furono remunerati attraverso il conferimento di benefici di natura laica ed ecclesiastica, concessi travalicando le procedure ordinarie ed attingendo al patrimonio ‘pubblico’ come se si trattasse del patrimonio personale del signore. La burocrazia d’ufficio non fu in grado di arginare queste forzature, né forse ne ebbe alcuna intenzione.Pubblicazioni consigliate
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