Un approccio sviluppato per i compositi a fibra continua è stato adattato a materiali termoplastici rinforzati con fibre corte di vetro nell’ambito della vita a fatica di componenti intagliati. Sono state modellate configurazioni rappresentative della microstruttura a bordo intaglio con la tecnica della sotto-modellazione. Per tener in considerazione l’effetto della reale microstruttura e fornire le adeguate condizioni al contorno al sotto-modello, si è ricorso a metodi di omogeneizzazione presenti in letteratura, quali Mori–Tanaka e Halpin-Tsai. Per includere l’alta variabilità della microstruttura, è stato sviluppato uno strumento in grado di generare una grande quantità di configurazioni, permettendo di condurre analisi su diverse topologie. Sulla base di questo modello sviluppato a livello microscopico, si sono espresse le curve di fatica in termini della grandezza identificata come forza motrice del danneggiamento (tensione idrostatica), fornendo un'unica curva maestra con bassa deviazione standard.
Modellazione numerica per la previsione di vita a fatica di materiali compositi a fibra corta, in presenza di un intaglio acuto
PIETROGRANDE, RICCARDO;QUARESIMIN, MARINO;CARRARO, PAOLO ANDREA
2016
Abstract
Un approccio sviluppato per i compositi a fibra continua è stato adattato a materiali termoplastici rinforzati con fibre corte di vetro nell’ambito della vita a fatica di componenti intagliati. Sono state modellate configurazioni rappresentative della microstruttura a bordo intaglio con la tecnica della sotto-modellazione. Per tener in considerazione l’effetto della reale microstruttura e fornire le adeguate condizioni al contorno al sotto-modello, si è ricorso a metodi di omogeneizzazione presenti in letteratura, quali Mori–Tanaka e Halpin-Tsai. Per includere l’alta variabilità della microstruttura, è stato sviluppato uno strumento in grado di generare una grande quantità di configurazioni, permettendo di condurre analisi su diverse topologie. Sulla base di questo modello sviluppato a livello microscopico, si sono espresse le curve di fatica in termini della grandezza identificata come forza motrice del danneggiamento (tensione idrostatica), fornendo un'unica curva maestra con bassa deviazione standard.Pubblicazioni consigliate
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