La ricerca si propone di identificare quali sono state le priorità di azione e quale l’intensità con cui i vari obiettivi di politica industriale sono stati perseguiti nelle regioni italiane. Cercheremo di identificare quali mix di strumenti hanno caratterizzato l’attività dei policy maker regionali e di evidenziare l’eventuale emergenza di diversi modelli di policy making. Per far questo, ci concentreremo sulle politiche per le imprese e per l’innovazione realizzate con i fondi nazionali FAS e i fondi comunitari FESR. È infatti utile ricordare che tali politiche sono state attuate grazie a un mix di fondi europei, nazionali e regionali. Dato l’andamento decrescente dei trasferimenti provenienti dal livello nazionale – e data la modesta autonomia im¬positiva delle regioni a statuto ordinario – le risorse di origine comunitaria hanno guadagnato un peso sempre più importante. Una parte consistente di queste politiche è finanziata attraverso il FESR: sebbene l’uso di questo tipo di fondi da parte delle regioni europee comporta il rispetto di alcune priorità di azione e linee guida stabilite a livello comunitario, persiste tuttavia una certa discrezionalità delle regioni nello stabilire gli obiettivi specifici e le forme di intervento. L’analisi terrà comunque conto anche del livello nazionale. Vogliamo infatti verificare come le politiche regionali si collochino rispetto alle politiche di competenza delle amministrazioni centrali. A questo scopo analizzeremo i vari interventi di sostegno alle imprese e all’innovazione attuati dalle 20 regioni italiane relativamente al periodo di programmazione corrente 2007-13, e quelli attuati dalle amministrazioni centrali nello stesso arco di tempo, prestando particolare attenzione non soltanto alle allocazioni di risorse per obiettivo, ma anche ad altri aspetti “qualitativi” degli interventi realizzati ai vari livelli.
Le politiche industriali delle regioni italiane: una rassegna dei recenti interventi
CALOFFI, ANNALISA;
2013
Abstract
La ricerca si propone di identificare quali sono state le priorità di azione e quale l’intensità con cui i vari obiettivi di politica industriale sono stati perseguiti nelle regioni italiane. Cercheremo di identificare quali mix di strumenti hanno caratterizzato l’attività dei policy maker regionali e di evidenziare l’eventuale emergenza di diversi modelli di policy making. Per far questo, ci concentreremo sulle politiche per le imprese e per l’innovazione realizzate con i fondi nazionali FAS e i fondi comunitari FESR. È infatti utile ricordare che tali politiche sono state attuate grazie a un mix di fondi europei, nazionali e regionali. Dato l’andamento decrescente dei trasferimenti provenienti dal livello nazionale – e data la modesta autonomia im¬positiva delle regioni a statuto ordinario – le risorse di origine comunitaria hanno guadagnato un peso sempre più importante. Una parte consistente di queste politiche è finanziata attraverso il FESR: sebbene l’uso di questo tipo di fondi da parte delle regioni europee comporta il rispetto di alcune priorità di azione e linee guida stabilite a livello comunitario, persiste tuttavia una certa discrezionalità delle regioni nello stabilire gli obiettivi specifici e le forme di intervento. L’analisi terrà comunque conto anche del livello nazionale. Vogliamo infatti verificare come le politiche regionali si collochino rispetto alle politiche di competenza delle amministrazioni centrali. A questo scopo analizzeremo i vari interventi di sostegno alle imprese e all’innovazione attuati dalle 20 regioni italiane relativamente al periodo di programmazione corrente 2007-13, e quelli attuati dalle amministrazioni centrali nello stesso arco di tempo, prestando particolare attenzione non soltanto alle allocazioni di risorse per obiettivo, ma anche ad altri aspetti “qualitativi” degli interventi realizzati ai vari livelli.Pubblicazioni consigliate
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