Le ragioni dell’infelicità della coscienza non vanno ricercate in fattori esterni, di carattere storico, ma in cause del tutto interne, individuabili nelle strutture trascendentali con cui essa organizza la propria esperienza ed a partire dalle quali cerca di affrontare il mondo: il risultato di questo suo operare è che essa finisce sempre per riconoscersi come essenza scissa in se stessa e quindi continuamente avvolta nella contraddizione. La coscienza è infelice per sua propria colpa, perché con gli strumenti che pone in atto non riesce mai a superare l’essere sensibile, il quale di volta in volta si presenta in primo luogo come distanza nel tempo e nello spazio, poi come oggetto dell’appetito e del lavoro, infine come complesso di funzioni animali. In sostanza l’infelicità deriva alla coscienza perché essa non riesce a liberarsi dalla Natura. La negatività del «destino tragico della certezza di se stesso» non è tuttavia senza una indicazione in positivo: la coscienza potrà aspirare ad essere felice solo attraverso la piena riconciliazione con la sua corporeità.
Corporeità e infelicità della coscienza nella “Fenomenologia” di Hegel
BIASUTTI, FRANCO
2015
Abstract
Le ragioni dell’infelicità della coscienza non vanno ricercate in fattori esterni, di carattere storico, ma in cause del tutto interne, individuabili nelle strutture trascendentali con cui essa organizza la propria esperienza ed a partire dalle quali cerca di affrontare il mondo: il risultato di questo suo operare è che essa finisce sempre per riconoscersi come essenza scissa in se stessa e quindi continuamente avvolta nella contraddizione. La coscienza è infelice per sua propria colpa, perché con gli strumenti che pone in atto non riesce mai a superare l’essere sensibile, il quale di volta in volta si presenta in primo luogo come distanza nel tempo e nello spazio, poi come oggetto dell’appetito e del lavoro, infine come complesso di funzioni animali. In sostanza l’infelicità deriva alla coscienza perché essa non riesce a liberarsi dalla Natura. La negatività del «destino tragico della certezza di se stesso» non è tuttavia senza una indicazione in positivo: la coscienza potrà aspirare ad essere felice solo attraverso la piena riconciliazione con la sua corporeità.Pubblicazioni consigliate
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