INCONTRI, un saggio a più voci, un’agorà dove radunarsi per riflettere attorno al tema dell’inclusione nei e per i servizi che si occupano di persone adulte in condizione di disabilità. Un progetto scientifico nel quale si dà voce a una progettualità educativa che negli ultimi dieci anni, all’interno del Centro Diurno per Persone con Disabilità “Medoacus” di Mira, ha saputo farsi contesto di relazioni autentiche tra persone disabili e alunni della locale Scuola Primaria “Ugo Foscolo”. Quali sono le rappresentazioni della disabilità che possono avere un gruppo di alunni? Come cambia la loro percezione della disabilità dopo aver vissuto un’esperienza laboratoriale in compagnia di persone disabili? Cosa implica per un Centro Diurno e una scuola attivare una progettualità educativa collaborativa? E quali sono le ricadute? Attraverso le risposte a questi e ad altri interrogativi, si è voluto proporre un itinerario che, a partire dalle pratiche educative presentate, offrisse anche l’occasione per enucleare alcuni buoni perché a sostegno della prospettiva inclusiva e di un’idea di comunità accogliente e capace di valorizzare le differenze.
I.N.C.O.N.T.R.I.
VISENTIN, SIMONE
2015
Abstract
INCONTRI, un saggio a più voci, un’agorà dove radunarsi per riflettere attorno al tema dell’inclusione nei e per i servizi che si occupano di persone adulte in condizione di disabilità. Un progetto scientifico nel quale si dà voce a una progettualità educativa che negli ultimi dieci anni, all’interno del Centro Diurno per Persone con Disabilità “Medoacus” di Mira, ha saputo farsi contesto di relazioni autentiche tra persone disabili e alunni della locale Scuola Primaria “Ugo Foscolo”. Quali sono le rappresentazioni della disabilità che possono avere un gruppo di alunni? Come cambia la loro percezione della disabilità dopo aver vissuto un’esperienza laboratoriale in compagnia di persone disabili? Cosa implica per un Centro Diurno e una scuola attivare una progettualità educativa collaborativa? E quali sono le ricadute? Attraverso le risposte a questi e ad altri interrogativi, si è voluto proporre un itinerario che, a partire dalle pratiche educative presentate, offrisse anche l’occasione per enucleare alcuni buoni perché a sostegno della prospettiva inclusiva e di un’idea di comunità accogliente e capace di valorizzare le differenze.Pubblicazioni consigliate
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