L'obiettivo della riforma del credito cooperativo era «rafforzarlo, renderlo più resistente agli shock, mettere gli istituti nelle condizioni di inanziare adeguatamente l’economia reale e quindi favorire la crescita e l’occupazione». Eppure distrutto il principio di libertà di impresa (alle cooperative dissenzienti è sancita l’estinzione), distrutta la democrazia interna alle imprese (il potere di gestione e di indirizzo della banca è ora esterno alla compagine societaria), invertito il rapporto tra potere esecutivo e potere legislativo della Repubblica (non c’è più un legame tra elettore e organo legislativo), si crea una frattura, un solco, tra cittadino e bene comune; si recide il legame tra responsabilità e azione.
Riforma delle Bcc: una frattura tra cittadino e bene comune
LANZAVECCHIA, ALBERTO;
2016
Abstract
L'obiettivo della riforma del credito cooperativo era «rafforzarlo, renderlo più resistente agli shock, mettere gli istituti nelle condizioni di inanziare adeguatamente l’economia reale e quindi favorire la crescita e l’occupazione». Eppure distrutto il principio di libertà di impresa (alle cooperative dissenzienti è sancita l’estinzione), distrutta la democrazia interna alle imprese (il potere di gestione e di indirizzo della banca è ora esterno alla compagine societaria), invertito il rapporto tra potere esecutivo e potere legislativo della Repubblica (non c’è più un legame tra elettore e organo legislativo), si crea una frattura, un solco, tra cittadino e bene comune; si recide il legame tra responsabilità e azione.Pubblicazioni consigliate
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