Quattro su nove sono i Corridoi Europei secondo l'ultima formulazione comunitaria che interessano il nostro paese, confermandone così la strategicità sul piano internazionale. In questo contributo, ripercorriamo le tappe dell'evoluzione del network entrando nel vivo delle infrastrutture, e dei relativi nodi cruciali, che ci coinvolgono: dalla Torino-Lione al tunnel del Brenero. Il complesso delle vie di comunicazione europee sta cambiando, in funzione della geografia economica che si è configurata negli ultimi anni, per effetto della localizzazione dei poli produttivi, della logistica e della domanda legata al trasporto delle merci, assecondata dagli orientamenti previsionali che vengono definiti a più livelli (ad iniziare da quello comunitario). In tutto questo, anche le comunicazioni inerenti altri settori non direttamente connessi con quello manifatturiero (dal turismo ai servizi) concorrono a completare il quadro della nuova geografia delle comunicazioni europee delineabili attraverso lo sviluppo delle TEN-T, ovvero la Rete Transeuropea dei Trasporti, network in cui l'Italia, come è noto, gioca un ruolo di primo piano in virtù della sua strategicità e centralità, e in ragione delle sue barriere naturali da valicare, lungo l'Arco Alpino. Questo vuole essere un approfondimento sul tema visto da una regione, il Veneto, che, nonostante la sua posizione e il suo peso economico, paradossalmente non conta su un “passaggio” diretto, attraverso le Alpi, verso l'Europa. Uno degli obiettivi: definire un percorso che possa essere funzionale all'evoluzione di un dibattito sul futuro sviluppo infrastrutturale regionale (e di conseguenza, nazionale ed europeo).
TEN-T 2015, Italia al centro della rete
MASOTTO, NICOLA
2015
Abstract
Quattro su nove sono i Corridoi Europei secondo l'ultima formulazione comunitaria che interessano il nostro paese, confermandone così la strategicità sul piano internazionale. In questo contributo, ripercorriamo le tappe dell'evoluzione del network entrando nel vivo delle infrastrutture, e dei relativi nodi cruciali, che ci coinvolgono: dalla Torino-Lione al tunnel del Brenero. Il complesso delle vie di comunicazione europee sta cambiando, in funzione della geografia economica che si è configurata negli ultimi anni, per effetto della localizzazione dei poli produttivi, della logistica e della domanda legata al trasporto delle merci, assecondata dagli orientamenti previsionali che vengono definiti a più livelli (ad iniziare da quello comunitario). In tutto questo, anche le comunicazioni inerenti altri settori non direttamente connessi con quello manifatturiero (dal turismo ai servizi) concorrono a completare il quadro della nuova geografia delle comunicazioni europee delineabili attraverso lo sviluppo delle TEN-T, ovvero la Rete Transeuropea dei Trasporti, network in cui l'Italia, come è noto, gioca un ruolo di primo piano in virtù della sua strategicità e centralità, e in ragione delle sue barriere naturali da valicare, lungo l'Arco Alpino. Questo vuole essere un approfondimento sul tema visto da una regione, il Veneto, che, nonostante la sua posizione e il suo peso economico, paradossalmente non conta su un “passaggio” diretto, attraverso le Alpi, verso l'Europa. Uno degli obiettivi: definire un percorso che possa essere funzionale all'evoluzione di un dibattito sul futuro sviluppo infrastrutturale regionale (e di conseguenza, nazionale ed europeo).Pubblicazioni consigliate
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