Per decidere cosa privilegiare con questo capitolo abbiamo cercato di metterci nei panni di un insegnante, un educatore, un professionista interessato all’inclusione, nel momento in cui si trova a pensare al proprio lavoro e al cammino da realizzare con la sua classe. Ci siamo detti che questo professionista, come qualsiasi altro, è chiamato nel corso della propria attività lavorativa a modificare la realtà, a migliorarla, e per farlo in modo intenzionale e consapevole si porrà una serie di domande: “Su cosa mi concentro?”; “Cosa desidero insegnare?”. Essendo un professionista di una ‘determinata realtà’ (direbbe Fabi nella sua definizione di professionista) 1, le risposte a domande come queste non possono che essere in relazione alle sue competenze e alla sue specifiche conoscenze ‘disciplinari’ (di matematica, di scienze, delle capacità inclusive di studenti e genitori, delle capacità di studio, delle capacità decisionali, ecc.), alle richieste e agli stimoli che possono pervenire dai programmi ministeriali e dai piani educativi della scuola, ma anche all’aggiornamento professionale, alla letteratura studiata di recente, alle valutazioni raccolte su conoscenze possedute dagli studenti, alle abilità presenti, ecc., e ai ‘valori e convincimenti’ che lo stesso considera particolarmente importanti.
Step, moduli, scelte e supporti educativi per la personalizzazione dell’apprendimento e per facilitare l’inclusione
NOTA, LAURA;DI MAGGIO, ILARIA;SANTILLI, SARA;SORESI, SALVATORE
2015
Abstract
Per decidere cosa privilegiare con questo capitolo abbiamo cercato di metterci nei panni di un insegnante, un educatore, un professionista interessato all’inclusione, nel momento in cui si trova a pensare al proprio lavoro e al cammino da realizzare con la sua classe. Ci siamo detti che questo professionista, come qualsiasi altro, è chiamato nel corso della propria attività lavorativa a modificare la realtà, a migliorarla, e per farlo in modo intenzionale e consapevole si porrà una serie di domande: “Su cosa mi concentro?”; “Cosa desidero insegnare?”. Essendo un professionista di una ‘determinata realtà’ (direbbe Fabi nella sua definizione di professionista) 1, le risposte a domande come queste non possono che essere in relazione alle sue competenze e alla sue specifiche conoscenze ‘disciplinari’ (di matematica, di scienze, delle capacità inclusive di studenti e genitori, delle capacità di studio, delle capacità decisionali, ecc.), alle richieste e agli stimoli che possono pervenire dai programmi ministeriali e dai piani educativi della scuola, ma anche all’aggiornamento professionale, alla letteratura studiata di recente, alle valutazioni raccolte su conoscenze possedute dagli studenti, alle abilità presenti, ecc., e ai ‘valori e convincimenti’ che lo stesso considera particolarmente importanti.Pubblicazioni consigliate
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