STUDIO PILOTA: IDENTIFICAZIONE DI COMPONENTI ORGANICI VOLATILI SPECIFICI NEI PAZIENTI AFFETTI DA CARCINOMA ESOFAGEO

Introduzione: La neoplasia esofagea presenta un’incidenza di circa 3-4 casi/105, all’ottavo posto nel mondo. In Italia è prevalente l’istotipo squamo cellulare (SCC) rispetto all’adenocarcinoma. La prognosi per i pazienti affetti è solitamente infausta poiché diagnosticati in uno stadio di malattia localmente avanzato. Questo studio pilota si concentra su una nuovo intervento diagnostico per la diagnosi precoce del SCC. Metodi: Due pazienti (MM, 63 e 60 anni) SCC e quattro controlli sani (MMFF, 41/70/30/28 anni) hanno partecipato a questo studio. L’espirato è stato raccolto in un sachetto da 1 L (Tedlar®) prima dell’esecuzione della EGDS e mantenuto a 23±3°C. E’ stato inoltre eseguito un prelievo di aria ambiente prima di ogni campionamento come controllo. I componenti organici volatili (VOC) sono stati preconcentrati a 50°C per 30 minuti utilizzando una fibra SPME (“solid phase micro extraction”) di poly-dimethylsiloxane spesso 100 micrometri. Per l’identificazione chimica i campioni sono stati iniettati in un gascromatografo Varian attrezzato con una colonna capillare VA-5 di 30 m, 0.25 mm di diametro interno, ricoperto con un film di phenylmethylpolysiloxane spesso 0.25 micrometri. La temperatura del forno era: 15 min a 40°C, una rampa di 3°C/min fino a 60°C, un plateau a 60°C per 5 min, una rampa di 10°C/min fino a 150°C, mantenendo la temperatura per 1 min, una rampa di 25°C/min fino a 290°C, mantenendo per 20 min. Per l’analisi degli spettri di massa è stato utilizzato MS Workstation 6.4 for Windows (Varian). Risultati: Nei 2 campioni di pazienti SCC sono stati identificati due componenti unici mediante GC/MS ed identificati con la libreria di spettri di massa: 2,3,4-trimethyl-hexane (RT: 35,928) and N-heneicosane (RT: 37,006). I componenti identificati non sono stati trovati nei campioni di controllo.