La risposta alla crisi delle imprese dell’agroalimentare è di tutto rilievo. L’Italia occupa il nono posto nella graduatoria delle quote di mercato mondiale (3,3%, nel 2012). I prodotti Made in Italy dell’agroalimentare hanno conosciuto un tasso medio di crescita (2008-2011) superiore al 6%, mentre il resto del manifatturiero si è fermato all’1,5%. Il food rappresenta uno degli asset fondamentali dell’economia nazionale, nonostante la competizione scorretta legata al fenomeno dell’italian sounding. Ciò nonostante, anche nel corso degli anni della crisi, le industrie agroalimentari in particolare del Nord Italia hanno saputo conquistare spazi crescenti sui mercati mondiali, come dimostrano le reiterate ricerche condotte da Community Media Research su un campione (1.200 casi) di titolari d’impresa del Nord Italia. Il radicamento nel territorio assieme alle tradizioni enogastronomiche e alle tipicità dei prodotti, unito alla capacità di individuare i cambiamenti di una domanda in continua evoluzione, ha consentito loro di navigare generalmente in modo più che positivo durante questa lunga fase di trasformazione dell’economia. L’EXPO 2015 è un’occasione importante per settore: esse auspicano, fra gli altri aspetti, vi sia una lotta alla contraffazione. Di più, si attendono dalle Regioni un’opera di marketing territoriale così da rappresentare all’estero non solo i prodotti, ma la cultura dei territori. E dagli istituti di credito auspicherebbero un ruolo maggiore di accompagnamento e di consulenza per la presenza sui nuovi mercati esteri.

L'industria agroalimentare in Italia: "policy" e strategie

MARINI, DANIELE
2015

Abstract

La risposta alla crisi delle imprese dell’agroalimentare è di tutto rilievo. L’Italia occupa il nono posto nella graduatoria delle quote di mercato mondiale (3,3%, nel 2012). I prodotti Made in Italy dell’agroalimentare hanno conosciuto un tasso medio di crescita (2008-2011) superiore al 6%, mentre il resto del manifatturiero si è fermato all’1,5%. Il food rappresenta uno degli asset fondamentali dell’economia nazionale, nonostante la competizione scorretta legata al fenomeno dell’italian sounding. Ciò nonostante, anche nel corso degli anni della crisi, le industrie agroalimentari in particolare del Nord Italia hanno saputo conquistare spazi crescenti sui mercati mondiali, come dimostrano le reiterate ricerche condotte da Community Media Research su un campione (1.200 casi) di titolari d’impresa del Nord Italia. Il radicamento nel territorio assieme alle tradizioni enogastronomiche e alle tipicità dei prodotti, unito alla capacità di individuare i cambiamenti di una domanda in continua evoluzione, ha consentito loro di navigare generalmente in modo più che positivo durante questa lunga fase di trasformazione dell’economia. L’EXPO 2015 è un’occasione importante per settore: esse auspicano, fra gli altri aspetti, vi sia una lotta alla contraffazione. Di più, si attendono dalle Regioni un’opera di marketing territoriale così da rappresentare all’estero non solo i prodotti, ma la cultura dei territori. E dagli istituti di credito auspicherebbero un ruolo maggiore di accompagnamento e di consulenza per la presenza sui nuovi mercati esteri.
2015
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