Cercare una mediazione culturale tra le opposte prospettive della mercatizzazione e della culturalizzazione delle arti, equivale a cercare nuove logiche tra quelle strumentali (Benjamin, 1936; Bourdieu, 1979) e quelle comunicative (Habermas, 1981). Tale compito include l'esame del management del patrimonio artistico, che oggi ha assai più a che fare con la progettazione dei contenuti e la drammaturgia di eventi, la pianificazione e programmazione della produzione, i processi di marketing delle manifestazioni specifiche, la comunicazione e la promozione di manifestazioni che con una concettualizzazione critica della forzata relazione tra arte e pensiero strumentale. Nella rinnovata prospettiva di un ruolo culturale e sociale delle arti, intese in modo autonomo e non solo strumentalmente/economicamente (si pensi ai cosiddetti giacimenti culturali) la finalità e il cuore di una necessaria riconcettualizzazione del rapporto tra le arti e il management potrebbe riguardare una lotta di opposizione contro la “eventification” della gestione delle arti: al fine di riqualificare il rapporto tra arti ed estetica, nella cornice della necessità di nuove categorie, che non siano quelle solide della modernità; di sviluppare la consapevolezza dell'importanza della creatività e dell'innovazione per lo sviluppo individuale, sociale ed economico; di avvicinarsi alla comunità; di trarre profitto dalle nuove tecnologie; attrarre nuovo pubblico; stimolare la formazione e la ricerca; promuovere e rafforzare il dibattito politico su questioni d'arte; diffondere buone pratiche (Chong, 1997).
"Dalla razionalizzazione alla marketization dell'arte. In cerca di rimedi"
VERDI, LAURA
2014
Abstract
Cercare una mediazione culturale tra le opposte prospettive della mercatizzazione e della culturalizzazione delle arti, equivale a cercare nuove logiche tra quelle strumentali (Benjamin, 1936; Bourdieu, 1979) e quelle comunicative (Habermas, 1981). Tale compito include l'esame del management del patrimonio artistico, che oggi ha assai più a che fare con la progettazione dei contenuti e la drammaturgia di eventi, la pianificazione e programmazione della produzione, i processi di marketing delle manifestazioni specifiche, la comunicazione e la promozione di manifestazioni che con una concettualizzazione critica della forzata relazione tra arte e pensiero strumentale. Nella rinnovata prospettiva di un ruolo culturale e sociale delle arti, intese in modo autonomo e non solo strumentalmente/economicamente (si pensi ai cosiddetti giacimenti culturali) la finalità e il cuore di una necessaria riconcettualizzazione del rapporto tra le arti e il management potrebbe riguardare una lotta di opposizione contro la “eventification” della gestione delle arti: al fine di riqualificare il rapporto tra arti ed estetica, nella cornice della necessità di nuove categorie, che non siano quelle solide della modernità; di sviluppare la consapevolezza dell'importanza della creatività e dell'innovazione per lo sviluppo individuale, sociale ed economico; di avvicinarsi alla comunità; di trarre profitto dalle nuove tecnologie; attrarre nuovo pubblico; stimolare la formazione e la ricerca; promuovere e rafforzare il dibattito politico su questioni d'arte; diffondere buone pratiche (Chong, 1997).Pubblicazioni consigliate
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