La ricerca ha come tema la fotografia industriale in Italia dal 1933 al 1965. Un periodo della storia italiana segnato da importanti cambiamenti, soprattutto per gli aspetti legati all’economia. Dal punto di vista della metodologia il lavoro considera la fotografia non come oggetto estetico, ma come parte di un più ampio percorso culturale seguito dalla società in quegli anni. In particolare si pensa alla fotografia industriale come a un complesso prodotto ideologico delle grandi aziende, realizzato con scopi di propaganda e creazione d’identità. Il lavoro è suddiviso principalmente in quattro capitoli storici che identificano altrettanti segmenti temporali, ai quali si accompagna un’introduzione e una brevissima conclusione. Il primo capitolo, dal 1933 al 1939, mostra come dalla nascita dell’IRI in poi la fotografia conosca una forte espansione, merito anche del grande fermento culturale in tutte le arti e dell’influenza delle avanguardie tedesche. Il secondo capitolo, dal 1940 al 1947, si occupa della fotografia industriale durante la guerra, analizzando i problemi che portarono a una notevole perdita dei valori linguistici costruiti nel decennio precedente. Il terzo capitolo, dal 1948 al 1958 studia come la fotografia industriale, seguendo il boom economico del periodo seguente alla ricostruzione, abbia conosciuto i suoi anni più ricchi. Il capitolo dal 1959 al 1965 si concentra sulle inquietudini che portarono alla stagione della contestazione, chiudendo così, anche per la fotografia industriale, gli anni storici della sua massima espressività.
La fotografia industriale in Italia. 1933-1965
DESOLE, ANGELO PIETRO
2014
Abstract
La ricerca ha come tema la fotografia industriale in Italia dal 1933 al 1965. Un periodo della storia italiana segnato da importanti cambiamenti, soprattutto per gli aspetti legati all’economia. Dal punto di vista della metodologia il lavoro considera la fotografia non come oggetto estetico, ma come parte di un più ampio percorso culturale seguito dalla società in quegli anni. In particolare si pensa alla fotografia industriale come a un complesso prodotto ideologico delle grandi aziende, realizzato con scopi di propaganda e creazione d’identità. Il lavoro è suddiviso principalmente in quattro capitoli storici che identificano altrettanti segmenti temporali, ai quali si accompagna un’introduzione e una brevissima conclusione. Il primo capitolo, dal 1933 al 1939, mostra come dalla nascita dell’IRI in poi la fotografia conosca una forte espansione, merito anche del grande fermento culturale in tutte le arti e dell’influenza delle avanguardie tedesche. Il secondo capitolo, dal 1940 al 1947, si occupa della fotografia industriale durante la guerra, analizzando i problemi che portarono a una notevole perdita dei valori linguistici costruiti nel decennio precedente. Il terzo capitolo, dal 1948 al 1958 studia come la fotografia industriale, seguendo il boom economico del periodo seguente alla ricostruzione, abbia conosciuto i suoi anni più ricchi. Il capitolo dal 1959 al 1965 si concentra sulle inquietudini che portarono alla stagione della contestazione, chiudendo così, anche per la fotografia industriale, gli anni storici della sua massima espressività.Pubblicazioni consigliate
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