L’esposizione a programmi TV oggettivanti (dove le donne sono relegate al ruolo di oggetti o di mera decorazione) incide sulla probabilità di molestie sessuali nella vita reale? Per rispondere a questa domanda abbiamo condotto 2 studi. A partecipanti maschi, suddivisi in tre condizioni sperimentali, sono stati fatti vedere 3 diversi video clip: un documentario di natura, donne oggettivate, donne in professioni di prestigio. Il numero totale di barzellette sessiste inviate dai partecipanti ad una interlocutrice (fittizia) nel corso di una interazione via Internet ha rappresentato la misura di comportamento di molestia. I partecipanti hanno inoltre compilato le scale Male Role Norms Inventory e Likelihood of Sexual Harassment. Dallo Studio 1 è emerso che i partecipanti esposti al video oggettivante non solo manifestano una maggiore intenzione a molestare le donne (Likelihood of Sexual Harassment), ma molestano effettivamente con maggiore frequenza una sconosciuta interlocutrice nel corso di una interazione via Internet. Dallo Studio 2 è emerso che in seguito alla visione del video oggettivante i partecipanti manifestano una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardante il ruolo maschile (Male Role Norms Inventory) che, a sua volta, aumenta la probabilità di molestia (Likelihood of Sexual Harassment). Nel loro insieme, i risultati dimostrano che persino una breve esposizione a materiale video che veicola un modello svilente e denigrante della donna aumenta la tendenza alle molestie e suggeriscono che i programmi TV oggettivanti rappresentino un concreto pericolo per la sicurezza e per la dignità delle donne.
TV oggettivante e molestie sessuali: Esiste un nesso causale?
CADINU, MARIA ROSARIA;MAASS, ANNE;GALDI, SILVIA
2012
Abstract
L’esposizione a programmi TV oggettivanti (dove le donne sono relegate al ruolo di oggetti o di mera decorazione) incide sulla probabilità di molestie sessuali nella vita reale? Per rispondere a questa domanda abbiamo condotto 2 studi. A partecipanti maschi, suddivisi in tre condizioni sperimentali, sono stati fatti vedere 3 diversi video clip: un documentario di natura, donne oggettivate, donne in professioni di prestigio. Il numero totale di barzellette sessiste inviate dai partecipanti ad una interlocutrice (fittizia) nel corso di una interazione via Internet ha rappresentato la misura di comportamento di molestia. I partecipanti hanno inoltre compilato le scale Male Role Norms Inventory e Likelihood of Sexual Harassment. Dallo Studio 1 è emerso che i partecipanti esposti al video oggettivante non solo manifestano una maggiore intenzione a molestare le donne (Likelihood of Sexual Harassment), ma molestano effettivamente con maggiore frequenza una sconosciuta interlocutrice nel corso di una interazione via Internet. Dallo Studio 2 è emerso che in seguito alla visione del video oggettivante i partecipanti manifestano una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardante il ruolo maschile (Male Role Norms Inventory) che, a sua volta, aumenta la probabilità di molestia (Likelihood of Sexual Harassment). Nel loro insieme, i risultati dimostrano che persino una breve esposizione a materiale video che veicola un modello svilente e denigrante della donna aumenta la tendenza alle molestie e suggeriscono che i programmi TV oggettivanti rappresentino un concreto pericolo per la sicurezza e per la dignità delle donne.Pubblicazioni consigliate
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