Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’espressione di alcuni bioindicatori comunemente utilizzati in programmi di biomonitoraggio in pesci e molluschi prelevati in due periodi dell’anno e in diversi siti della Laguna di Venezia che, per la loro collocazione e per le caratteristiche idrologiche, possono essere più o meno soggette a possibili fonti inquinanti. Le specie monitorate sono state il pesce bentonico Zosterisessor ophiocephalus (Teleostei: Gobiidae) e la vongola verace Tapes philippinarum, animali particolarmente adatti al biomonitoraggio in quanto stanziali, vivono a stretto contatto con il fondo e sono reperibili in Laguna di Venezia. Parallelamente alcuni individui di Z. ophiocephalus sono stati stabulati in vasche con acqua di mare per un periodo sufficiente detossificarsi, al fine di consentire una comparazione non solo tra i diversi siti di campionamento ma anche rispetto ad un controllo privo di contaminanti. I biomarcatori selezionati e analizzati sono stati: l’espressione della vitellogenina (VTG), della citocromo P450 1A1 (CYP1A1) e dei principali marcatori dello stress ossidativo, quali 4-idrossi nonenale (HNE), nitrotirosina (NT), malondialdeide (MDA) e acroleina, considerati ottimi indicatori di inquinamento ambientale. Inoltre sono stati valutati: l’espressione del messaggero delle Heat Shock Protein 70 (HSP70) e, in entrambe le specie monitorate, i livelli di steroidi sessuali (testosterone, estradiolo e progesterone) al fine di verificare eventuali variazioni imputabili alla presenza nell’ambiente di distruttori endocrini cioè di sostanze inquinanti in grado di interferire con il sistema endocrino degli organismi. Mediante analisi di immunoistochimica, Western blot, saggio T-BARS e Real Time PCR abbiamo potuto confermare quanto già riportato in letteratura: il bacino di Lido è la zona maggiormente impattata della Laguna poiché influenzata dalla presenza di un’estesa area industriale e della città di Venezia. Un minor impatto è stato invece riscontrato per le restanti aree monitorate. Tuttavia, al fine di di ottenere un quadro più completo dello stato dell’intero ambiente lagunare, è necessario: identificare ulteriori ed efficaci bioindicatori, ampliare l’area monitorata identificando altri siti di campionamento in tutti i bacini della Laguna di Venezia, aumentare il numero di esemplari da sottoporre a detossificazione utilizzando animali prelevati dai diversi bacini della Laguna di Venezia per allestire un esperimento di controllo completo.

BIOMONITORAGGIO DELLA LAGUNA DI VENEZIA: INDICATORI BIOLOGICI IN Zosterisessor ophiocephalus e Tapes philippinarum

NEGRATO, ELENA
2010

Abstract

Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’espressione di alcuni bioindicatori comunemente utilizzati in programmi di biomonitoraggio in pesci e molluschi prelevati in due periodi dell’anno e in diversi siti della Laguna di Venezia che, per la loro collocazione e per le caratteristiche idrologiche, possono essere più o meno soggette a possibili fonti inquinanti. Le specie monitorate sono state il pesce bentonico Zosterisessor ophiocephalus (Teleostei: Gobiidae) e la vongola verace Tapes philippinarum, animali particolarmente adatti al biomonitoraggio in quanto stanziali, vivono a stretto contatto con il fondo e sono reperibili in Laguna di Venezia. Parallelamente alcuni individui di Z. ophiocephalus sono stati stabulati in vasche con acqua di mare per un periodo sufficiente detossificarsi, al fine di consentire una comparazione non solo tra i diversi siti di campionamento ma anche rispetto ad un controllo privo di contaminanti. I biomarcatori selezionati e analizzati sono stati: l’espressione della vitellogenina (VTG), della citocromo P450 1A1 (CYP1A1) e dei principali marcatori dello stress ossidativo, quali 4-idrossi nonenale (HNE), nitrotirosina (NT), malondialdeide (MDA) e acroleina, considerati ottimi indicatori di inquinamento ambientale. Inoltre sono stati valutati: l’espressione del messaggero delle Heat Shock Protein 70 (HSP70) e, in entrambe le specie monitorate, i livelli di steroidi sessuali (testosterone, estradiolo e progesterone) al fine di verificare eventuali variazioni imputabili alla presenza nell’ambiente di distruttori endocrini cioè di sostanze inquinanti in grado di interferire con il sistema endocrino degli organismi. Mediante analisi di immunoistochimica, Western blot, saggio T-BARS e Real Time PCR abbiamo potuto confermare quanto già riportato in letteratura: il bacino di Lido è la zona maggiormente impattata della Laguna poiché influenzata dalla presenza di un’estesa area industriale e della città di Venezia. Un minor impatto è stato invece riscontrato per le restanti aree monitorate. Tuttavia, al fine di di ottenere un quadro più completo dello stato dell’intero ambiente lagunare, è necessario: identificare ulteriori ed efficaci bioindicatori, ampliare l’area monitorata identificando altri siti di campionamento in tutti i bacini della Laguna di Venezia, aumentare il numero di esemplari da sottoporre a detossificazione utilizzando animali prelevati dai diversi bacini della Laguna di Venezia per allestire un esperimento di controllo completo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3030932
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