La tesi indaga il fenomeno delle traslazioni di reliquie dei santi in uno spazio compreso tra l’Italia nordorientale, e in particolare le Venetiae, e l’area transalpina dell’Alamannia, in un arco cronologico che va dalla seconda metà dell’VIII al X secolo d.C. Fonti principali per lo studio sono i testi agiografici, le translationes, composti per commemorare tali eventi. Le traslazioni di reliquie erano caratterizzate da potenti significati simbolici, e comportavano cambiamenti nell’identità e nella posizione sociale delle persone e dei luoghi coinvolti; esse garantivano prestigio e potere a chi le effettuava, e costituivano spesso le basi per strategie di promozione del proprio status sociopolitico. Tramite per l’affermazione di tali strategie erano di norma i testi agiografici, con i quali si celebrava l’evento traslativo e il possessore finale della reliquia. Dopo un’introduzione generale sul culto delle reliquie e la loro circolazione nell’Occidente medievale, la ricerca si dipana attraverso alcuni case-studiesdi traslazioni e di testi, di cui si esaminano il contesto di produzione, il culto dei relativi santi, la tradizione manoscritta, la struttura e i dati contenutistici. Per ognuno si arriva così ad avanzare una proposta di datazione, contestualizzazione e interpretazione. Emerge inoltre, più in generale, l’importanza dei contattiavviati in epoca carolingia tra i due lati delle Alpi, che segnarono continui passaggi di uomini, idee, manoscritti, testi e reliquie; a partire da queste relazioni, il monastero alamanno di Reichenau, tra IX e X secolo, elaborò una serie di translationes in cui le Venetiae carolinge assumono la funzione di contesto legittimante in cui ambientare racconti di traslazioni che mirano alla plausibilità. La tesi propone dunque un percorso, le cui tappe sono scandite da testi agiografici, da una serie diesperienze storiche alla loro rappresentazione per via agiografica.
Reliquie in movimento. Traslazioni, agiografie e politica tra Venetia e Alemannia (VIII-X secolo)
VERONESE, FRANCESCO
2012
Abstract
La tesi indaga il fenomeno delle traslazioni di reliquie dei santi in uno spazio compreso tra l’Italia nordorientale, e in particolare le Venetiae, e l’area transalpina dell’Alamannia, in un arco cronologico che va dalla seconda metà dell’VIII al X secolo d.C. Fonti principali per lo studio sono i testi agiografici, le translationes, composti per commemorare tali eventi. Le traslazioni di reliquie erano caratterizzate da potenti significati simbolici, e comportavano cambiamenti nell’identità e nella posizione sociale delle persone e dei luoghi coinvolti; esse garantivano prestigio e potere a chi le effettuava, e costituivano spesso le basi per strategie di promozione del proprio status sociopolitico. Tramite per l’affermazione di tali strategie erano di norma i testi agiografici, con i quali si celebrava l’evento traslativo e il possessore finale della reliquia. Dopo un’introduzione generale sul culto delle reliquie e la loro circolazione nell’Occidente medievale, la ricerca si dipana attraverso alcuni case-studiesdi traslazioni e di testi, di cui si esaminano il contesto di produzione, il culto dei relativi santi, la tradizione manoscritta, la struttura e i dati contenutistici. Per ognuno si arriva così ad avanzare una proposta di datazione, contestualizzazione e interpretazione. Emerge inoltre, più in generale, l’importanza dei contattiavviati in epoca carolingia tra i due lati delle Alpi, che segnarono continui passaggi di uomini, idee, manoscritti, testi e reliquie; a partire da queste relazioni, il monastero alamanno di Reichenau, tra IX e X secolo, elaborò una serie di translationes in cui le Venetiae carolinge assumono la funzione di contesto legittimante in cui ambientare racconti di traslazioni che mirano alla plausibilità. La tesi propone dunque un percorso, le cui tappe sono scandite da testi agiografici, da una serie diesperienze storiche alla loro rappresentazione per via agiografica.Pubblicazioni consigliate
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