Analizzare la nozione di bene del paziente significa soffermarsi su un concetto cardine della pratica medica: nell'esercizio della propria professione il medico è infatti chiamato ad agire nel miglior interesse del malato, astenendosi dall'arrecargli danno o ingiustizia. Al tempo stesso, tale approfondimento apre un ventaglio di riflessioni sull'uomo e sulla sua costitutiva finitezza, perché il tema della vulnerabilità umana emerge a chiari caratteri proprio nel momento in cui egli si ammala e diviene paziente. Intrecciando queste due linee di ricerca e collocandole nella cornice dell'esperienza etica, il testo propone un'analisi terminologica, storico-concettuale e normativa della beneficenza in ambito clinico, con l'obiettivo di offrire una lettura della stessa che eviti di porla in contrapposizione all'autonomia. A tal proposito, l'autrice riprende il modello normativo della beneficenza-nella-fiducia elaborato da E.D. Pellegrino e D.C. Thomasma e mostra come questo paradigma riesca sia a dialogare con la realtà medica contemporanea sia a volgere lo sguardo all'avvenire, fornendo spunti di riflessione dinanzi alle sfide poste dal potenziamento genetico.

Il bene del paziente e le sue metamorfosi nell'etica biomedica

Francesca Marin
2012

Abstract

Analizzare la nozione di bene del paziente significa soffermarsi su un concetto cardine della pratica medica: nell'esercizio della propria professione il medico è infatti chiamato ad agire nel miglior interesse del malato, astenendosi dall'arrecargli danno o ingiustizia. Al tempo stesso, tale approfondimento apre un ventaglio di riflessioni sull'uomo e sulla sua costitutiva finitezza, perché il tema della vulnerabilità umana emerge a chiari caratteri proprio nel momento in cui egli si ammala e diviene paziente. Intrecciando queste due linee di ricerca e collocandole nella cornice dell'esperienza etica, il testo propone un'analisi terminologica, storico-concettuale e normativa della beneficenza in ambito clinico, con l'obiettivo di offrire una lettura della stessa che eviti di porla in contrapposizione all'autonomia. A tal proposito, l'autrice riprende il modello normativo della beneficenza-nella-fiducia elaborato da E.D. Pellegrino e D.C. Thomasma e mostra come questo paradigma riesca sia a dialogare con la realtà medica contemporanea sia a volgere lo sguardo all'avvenire, fornendo spunti di riflessione dinanzi alle sfide poste dal potenziamento genetico.
2012
9788861597167
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2833503
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact