Scopo: Le opzioni terapeutiche nei colangiocarcinomi avanzati sono oggi limitate. Scopo dello studio è determinare efficacia e sicurezza della chemioembolizzazione intraarteriosa con microsfere a rilascio di Doxorubicina (DEBDOX) nei CCA intraepatici non operabili. Materiali e metodi: Tra Febbraio 2006 e Settembre 2013, 104 pz con CCA istologicamente documentato sono stati trattati con DEBDOX dopo essere stati giudicati inoperabili da un team di chirurghi, oncologi e radiologi oncologici. Sono stati eseguiti 328 trattamenti (in media 3/pz) con intervallo minimo di 4 settimane (in media 7). Ogni trattamento prevede l’infusione di 2-4 ml di microsfere (70-150 ?m in 226 pz, 100-300 ?m in 102 pz) precaricate con doxorubicina (50-150 mg) nei vasi afferenti alla lesione. La prima TC di controllo è stata eseguita ad 1 mese ed in seguito ogni 3 mesi. Risultati: La chemioembolizzazione con DEBDOX è risultata fattibile in tutti i pz. I giorni di degenza post-procedura sono stati in media 1,8. Il trattamento è stato ben tollerato senza casi di tossicità sistemica; si sono sviluppati 6 ascessi epatici post-trattamento. Si è osservata stabilità di malattia in 94 su 104 pz (90,4%), risposta parziale in 7 pz (6,7%) e 3 casi (2,8%) di malattia in progressione (criteri di Choi). In 4 casi, dopo il trattamento, la neoplasia è divenuta operabile ed è stata eseguita una resezione epatica. Ad un follow-up medio di 14 mesi (range 1-26), 68 pz sono in vita (65,3%), 36 deceduti (34,7%). I dati sono ancora in fase di raccolta perciò è presto per effettuare un’analisi della sopravvivenza. Conclusioni: DEBDOX è una procedura semplice ed efficace con alta percentuale di controllo di malattia nei CCA. DEBDOX potrebbe migliorare l’outcome di questi pz ma dati ulteriori sono necessari per confermare questi risultati preliminari.

Efficacia e Sicurezza del trattamento con microsfere a rilascio di farmaco nel colangiocarcinoma (CCA) in stadio avanzato: risultati in 124 pazienti

PIZZIRANI, ENRICO;GASPARELLA, ENRICO;MANTOVAN, ALESSANDRA;RAMONDO, GAETANO;POMERRI, FABIO;
2014

Abstract

Scopo: Le opzioni terapeutiche nei colangiocarcinomi avanzati sono oggi limitate. Scopo dello studio è determinare efficacia e sicurezza della chemioembolizzazione intraarteriosa con microsfere a rilascio di Doxorubicina (DEBDOX) nei CCA intraepatici non operabili. Materiali e metodi: Tra Febbraio 2006 e Settembre 2013, 104 pz con CCA istologicamente documentato sono stati trattati con DEBDOX dopo essere stati giudicati inoperabili da un team di chirurghi, oncologi e radiologi oncologici. Sono stati eseguiti 328 trattamenti (in media 3/pz) con intervallo minimo di 4 settimane (in media 7). Ogni trattamento prevede l’infusione di 2-4 ml di microsfere (70-150 ?m in 226 pz, 100-300 ?m in 102 pz) precaricate con doxorubicina (50-150 mg) nei vasi afferenti alla lesione. La prima TC di controllo è stata eseguita ad 1 mese ed in seguito ogni 3 mesi. Risultati: La chemioembolizzazione con DEBDOX è risultata fattibile in tutti i pz. I giorni di degenza post-procedura sono stati in media 1,8. Il trattamento è stato ben tollerato senza casi di tossicità sistemica; si sono sviluppati 6 ascessi epatici post-trattamento. Si è osservata stabilità di malattia in 94 su 104 pz (90,4%), risposta parziale in 7 pz (6,7%) e 3 casi (2,8%) di malattia in progressione (criteri di Choi). In 4 casi, dopo il trattamento, la neoplasia è divenuta operabile ed è stata eseguita una resezione epatica. Ad un follow-up medio di 14 mesi (range 1-26), 68 pz sono in vita (65,3%), 36 deceduti (34,7%). I dati sono ancora in fase di raccolta perciò è presto per effettuare un’analisi della sopravvivenza. Conclusioni: DEBDOX è una procedura semplice ed efficace con alta percentuale di controllo di malattia nei CCA. DEBDOX potrebbe migliorare l’outcome di questi pz ma dati ulteriori sono necessari per confermare questi risultati preliminari.
2014
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