Negli ultimi decenni dell’Ottocento, presso l’Università di Padova, Roberto Ardigò fu rappresentante e Maestro del Positivismo e dalla sua scuola uscirono molti allievi. Tra questi la figura forse più importante fu quella di Giovanni Marchesini, Autore che svolse la sua attività di pensiero e di insegnamento prevalentemente nei primi decenni del Novecento. Mantenendosi fedele al Positivismo, ne cercò però anche un superamento con la dottrina filosofica e pedagogica del finzionalismo, nel tentativo di trasformarlo e di rispondere alle istanze idealistiche dalle quali era pervaso il momento storico nel quale visse. La finalità del lavoro è quella di ritornare al pensiero e alla posizione culturale di Marchesini con specifici richiami, entro la sua vasta produzione, ad alcune sue opere dalle quali traspare la sua personalità di studioso e di uomo, al fine di considerare l’ispirazione positivista che lo accosta a Gabelli, richiamando e sottolineando analogie, assonanze e differenze tra due personalità così peculiari nel panorama culturale italiano, e veneto in particolare, tra fine Ottocento e inizio Novecento. Si prendono in considerazione in modo specifico le concezioni morali, religiose e pedagogiche che si offrono come particolare e fertile terreno di comparazione atto ad indagare i diversi risvolti del Positivismo italiano e patavino.
Giovanni Marchesini e Aristide Gabelli. Analisi di testi per un confronto pedagogico
CALLEGARI, CARLA
2014
Abstract
Negli ultimi decenni dell’Ottocento, presso l’Università di Padova, Roberto Ardigò fu rappresentante e Maestro del Positivismo e dalla sua scuola uscirono molti allievi. Tra questi la figura forse più importante fu quella di Giovanni Marchesini, Autore che svolse la sua attività di pensiero e di insegnamento prevalentemente nei primi decenni del Novecento. Mantenendosi fedele al Positivismo, ne cercò però anche un superamento con la dottrina filosofica e pedagogica del finzionalismo, nel tentativo di trasformarlo e di rispondere alle istanze idealistiche dalle quali era pervaso il momento storico nel quale visse. La finalità del lavoro è quella di ritornare al pensiero e alla posizione culturale di Marchesini con specifici richiami, entro la sua vasta produzione, ad alcune sue opere dalle quali traspare la sua personalità di studioso e di uomo, al fine di considerare l’ispirazione positivista che lo accosta a Gabelli, richiamando e sottolineando analogie, assonanze e differenze tra due personalità così peculiari nel panorama culturale italiano, e veneto in particolare, tra fine Ottocento e inizio Novecento. Si prendono in considerazione in modo specifico le concezioni morali, religiose e pedagogiche che si offrono come particolare e fertile terreno di comparazione atto ad indagare i diversi risvolti del Positivismo italiano e patavino.Pubblicazioni consigliate
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