Negli ultimi anni, la "questione infrastrutturale" nel Veneto è divenuta centrale per la politica e cardine strategico della programmazione a diversi livelli. Alcuni aspetti della questione richiedono però precisazioni e chiarimenti. Innanzitutto sulle modalità con cui concepire un quadro infrastrutturale che risponda effettivamente alle esigenze del sistema produttivo locale, alla domanda di spostamento di persone e merci (regionale, nazionale ed internazionale), al bisogno di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale. Ma anche sul modo di intendere e di progettare alcuni settori del sistema infrastrutturale, oggi non più complementari, per l'efficienza del sistema economico e una migliore qualità della vita: come il settore della logistica - che nel Veneto sconta non solo alcuni ritardi negli investimenti complessivi ma anche alcune limitate prospettive di sviluppo ed organizzazione, soprattutto rispetto a quanto accade in altre regioni - ed il trasporto collettivo - imperniato sullo sviluppo ferroviario regionale metropolitano, che per poter raggiungere una strategica efficienza richiede anche politiche territoriali ed urbanistiche coerenti. La discussione intorno al nuovo piano dei trasporti della Regione Veneto e la predisposizione del nuovo Piano territoriale di coordinamento regionale appaiono quindi opportunità importanti - se non decisive - per la costruzione di un equilibrato scenario di sviluppo per la nostra regione.
Infrastrutture nel Veneto. Quali i problemi?
SAVINO, MICHELANGELO
2006
Abstract
Negli ultimi anni, la "questione infrastrutturale" nel Veneto è divenuta centrale per la politica e cardine strategico della programmazione a diversi livelli. Alcuni aspetti della questione richiedono però precisazioni e chiarimenti. Innanzitutto sulle modalità con cui concepire un quadro infrastrutturale che risponda effettivamente alle esigenze del sistema produttivo locale, alla domanda di spostamento di persone e merci (regionale, nazionale ed internazionale), al bisogno di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale. Ma anche sul modo di intendere e di progettare alcuni settori del sistema infrastrutturale, oggi non più complementari, per l'efficienza del sistema economico e una migliore qualità della vita: come il settore della logistica - che nel Veneto sconta non solo alcuni ritardi negli investimenti complessivi ma anche alcune limitate prospettive di sviluppo ed organizzazione, soprattutto rispetto a quanto accade in altre regioni - ed il trasporto collettivo - imperniato sullo sviluppo ferroviario regionale metropolitano, che per poter raggiungere una strategica efficienza richiede anche politiche territoriali ed urbanistiche coerenti. La discussione intorno al nuovo piano dei trasporti della Regione Veneto e la predisposizione del nuovo Piano territoriale di coordinamento regionale appaiono quindi opportunità importanti - se non decisive - per la costruzione di un equilibrato scenario di sviluppo per la nostra regione.Pubblicazioni consigliate
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