La tesi ripercorre la biografia di Alfredo Rocco, mettendone in luce la versatilità intellettuale nello svolgimento delle sue molteplici attività: legislatore, pensatore politico e docente universitario. La ricerca è basata sullo studio di numerosissimi documenti inediti, della più diversa natura, rinvenuti sia in archivi nazionali che esteri. In mancanza del suo archivio privato, la figura del giurista emerge grazie all’indagine dei rapporti che legano Rocco alle persone che lo circondano: parenti, colleghi, studenti, politici, giornalisti. Largo spazio è dato al periodo in cui Rocco vive a Padova, dove opera nella triplice veste di docente presso la facoltà di Giurisprudenza, militante politico nazionalista e direttore del giornale «Il Dovere Nazionale». Nominato ministro, Rocco mette in pratica, attraverso la creazione della legislazione fascista, il proprio pensiero politico, strutturato attorno alla formulazione del principio organicistico già elaborato nel corso degli anni patavini, influenzando profondamente la stessa ideologia fascista. Il percorso politico di Rocco appare tortuoso, tuttavia la logica che ispira il suo pensiero è chiara: dalla militanza radicale, passando per l’attività legislativa, fino agli interventi presso la Società delle Nazioni, la preoccupazione di Rocco è sempre quella di tutelare l’autorità dello Stato, al di sopra di tutto, anche a costo di sacrificare le libertà del singolo cittadino.
Tutto nello Stato. L'itinerario politico e culturale di Alfredo Rocco
SIMONE, GIULIA
2011
Abstract
La tesi ripercorre la biografia di Alfredo Rocco, mettendone in luce la versatilità intellettuale nello svolgimento delle sue molteplici attività: legislatore, pensatore politico e docente universitario. La ricerca è basata sullo studio di numerosissimi documenti inediti, della più diversa natura, rinvenuti sia in archivi nazionali che esteri. In mancanza del suo archivio privato, la figura del giurista emerge grazie all’indagine dei rapporti che legano Rocco alle persone che lo circondano: parenti, colleghi, studenti, politici, giornalisti. Largo spazio è dato al periodo in cui Rocco vive a Padova, dove opera nella triplice veste di docente presso la facoltà di Giurisprudenza, militante politico nazionalista e direttore del giornale «Il Dovere Nazionale». Nominato ministro, Rocco mette in pratica, attraverso la creazione della legislazione fascista, il proprio pensiero politico, strutturato attorno alla formulazione del principio organicistico già elaborato nel corso degli anni patavini, influenzando profondamente la stessa ideologia fascista. Il percorso politico di Rocco appare tortuoso, tuttavia la logica che ispira il suo pensiero è chiara: dalla militanza radicale, passando per l’attività legislativa, fino agli interventi presso la Società delle Nazioni, la preoccupazione di Rocco è sempre quella di tutelare l’autorità dello Stato, al di sopra di tutto, anche a costo di sacrificare le libertà del singolo cittadino.Pubblicazioni consigliate
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