Questo lavoro presenta un’analisi delle possibilità applicative per le pompe di calo-re nella ristrutturazione degli edifici esistenti. Dopo una breve introduzione sulla tecnologia della pompa di calore, il lavoro prende in esame gli aspetti caratteristici dei sistemi di riscaldamento nelle ristrutturazioni. Il primo problema che viene analizzato è quello della temperatura di alimentazio-ne dei radiatori negli impianti esistenti, spesso troppo elevata e quindi incompatibile con il funzionamento di una pompa di calore. Questo problema in realtà deriva dallo scarso isolamento. La riduzione delle dispersioni dell’edificio, che di solito si ottiene con le ri-strutturazioni, consente di alimentare i radiatori con temperature inferiori, spesso com-patibili con il buon funzionamento delle moderne pompe di calore. Inoltre non va dimenticato il problema della produzione di acqua calda sanitaria ACS. La selezione di una pompa di calore, dato il costo specifico della potenza installa-ta più elevato di quello di una caldaia, deve essere eseguita con cautela calcolando la taglia dell’accumulo e la dimensione dello scambiatore più adeguate. Il lavoro infine presenta alcune valutazioni, in termini di efficienza e consumo di energia primaria, di pompe di calore aria-acqua in tre differenti climi europei (Atene, Helsinki, Strasburgo confrontate con delle caldaie a condensazione per il riscaldamento di edifici ristrutturati.
Le pompe di calore nella ristrutturazione degli edifici esistenti: potenzialità e problematiche applicative nel contesto europeo
BUSATO, FILIPPO;LAZZARIN, RENATO;NORO, MARCO
2013
Abstract
Questo lavoro presenta un’analisi delle possibilità applicative per le pompe di calo-re nella ristrutturazione degli edifici esistenti. Dopo una breve introduzione sulla tecnologia della pompa di calore, il lavoro prende in esame gli aspetti caratteristici dei sistemi di riscaldamento nelle ristrutturazioni. Il primo problema che viene analizzato è quello della temperatura di alimentazio-ne dei radiatori negli impianti esistenti, spesso troppo elevata e quindi incompatibile con il funzionamento di una pompa di calore. Questo problema in realtà deriva dallo scarso isolamento. La riduzione delle dispersioni dell’edificio, che di solito si ottiene con le ri-strutturazioni, consente di alimentare i radiatori con temperature inferiori, spesso com-patibili con il buon funzionamento delle moderne pompe di calore. Inoltre non va dimenticato il problema della produzione di acqua calda sanitaria ACS. La selezione di una pompa di calore, dato il costo specifico della potenza installa-ta più elevato di quello di una caldaia, deve essere eseguita con cautela calcolando la taglia dell’accumulo e la dimensione dello scambiatore più adeguate. Il lavoro infine presenta alcune valutazioni, in termini di efficienza e consumo di energia primaria, di pompe di calore aria-acqua in tre differenti climi europei (Atene, Helsinki, Strasburgo confrontate con delle caldaie a condensazione per il riscaldamento di edifici ristrutturati.Pubblicazioni consigliate
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