Le evidenti specificità dei mercati finanziari hanno spinto la grande maggioranza degli ordinamenti internazionali, seppur in tempi e modi diversi, ad apprestare una disciplina della crisi degli intermediari finanziari affatto peculiare rispetto a quella relativa alle crisi “comuni”, ossia delle imprese non finanziarie. L’ordinamento italiano, in particolare, ha già da tempo predisposto specifici strumenti di gestione delle crisi degli intermediari finanziari, gestiti dalla Banca d’Italia e disciplinati nel T.U.B. e nel T.U.F. In un’ottica di tipo comparatistico, dall’analisi dei più recenti sviluppi normativi dei principali ordinamenti europei e internazionali emerge la tendenza comune, al netto di interventi episodici e contingenti volti a fronteggiare le gravi conseguenze della crisi finanziaria, a realizzare o implementare regimi di gestione dell’impresa finanziaria ad hoc, assimilabili, quanto alla ratio della loro introduzione, a quelli disciplinati dall’ordinamento domestico. Ciò che, tuttavia, accomuna tutti tali interventi è il fatto di perseguire gli obiettivi di tutela del risparmio e di stabilità del sistema finanziario in un’ottica micro-economica, incapace, in quanto tale, di cogliere appieno le peculiarità di un mondo finanziario ormai pienamente globalizzato. Appare allora necessario che i futuri interventi in materia si caratterizzino per un approccio a tali situazioni di dissesto di tipo macro-economico, che vadano ad incidere sulle situazioni di crisi degli intermediari a livello di mercato.
Crisi nell'ordinamento finanziario
DE POLI, MATTEO
2013
Abstract
Le evidenti specificità dei mercati finanziari hanno spinto la grande maggioranza degli ordinamenti internazionali, seppur in tempi e modi diversi, ad apprestare una disciplina della crisi degli intermediari finanziari affatto peculiare rispetto a quella relativa alle crisi “comuni”, ossia delle imprese non finanziarie. L’ordinamento italiano, in particolare, ha già da tempo predisposto specifici strumenti di gestione delle crisi degli intermediari finanziari, gestiti dalla Banca d’Italia e disciplinati nel T.U.B. e nel T.U.F. In un’ottica di tipo comparatistico, dall’analisi dei più recenti sviluppi normativi dei principali ordinamenti europei e internazionali emerge la tendenza comune, al netto di interventi episodici e contingenti volti a fronteggiare le gravi conseguenze della crisi finanziaria, a realizzare o implementare regimi di gestione dell’impresa finanziaria ad hoc, assimilabili, quanto alla ratio della loro introduzione, a quelli disciplinati dall’ordinamento domestico. Ciò che, tuttavia, accomuna tutti tali interventi è il fatto di perseguire gli obiettivi di tutela del risparmio e di stabilità del sistema finanziario in un’ottica micro-economica, incapace, in quanto tale, di cogliere appieno le peculiarità di un mondo finanziario ormai pienamente globalizzato. Appare allora necessario che i futuri interventi in materia si caratterizzino per un approccio a tali situazioni di dissesto di tipo macro-economico, che vadano ad incidere sulle situazioni di crisi degli intermediari a livello di mercato.Pubblicazioni consigliate
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