La fotogrammetria digitale è una metodologia di rilievo che permette di ottenere informazioni metriche tridimensionali di oggetti dall’analisi di immagini acquisite da differenti punti di presa. L’aerofotogrammetria utilizza fotografie acquisite da aerei per il rilievo del territorio. La disponibilità di voli d’archivio, effettuati negli ultimi 70-80 anni sul territorio italiano, permette di effettuare analisi multi-temporali particolarmente utili soprattutto per il monitoraggio di aree soggette a deformazione; questi dati possono trovare impiego anche per il rilievo dei tetti degli edifici come informazioni di base per la stima delle loro caratteristiche strutturali. Nei centri storici, a condizione che sia rimasta inalterata il più possibile la struttura originaria, la pianta delle coperture permette di individuare con buona approssimazione la struttura muraria sottostante; gli spessori dei muri, così come altre caratteristiche geometriche, potrebbero essere descritti in termini statistici mediante opportune distribuzioni di probabilità. L’approccio è stato applicato ad una porzione del centro storico di Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) interessato dal terremoto del 2009, per il quale erano disponibili rilievi aerofotogrammetrici effettuati nel 2007, 2009, 2010 e 2011 (pre- e post-terremoto). Gli edifici studiati, coinvolti dal sisma, sono stati inoltre rilevati speditivamente nell’ambito di una convenzione tra l’Università di Padova e il comune di Sessanio ed il rilievo ottenuto è stato utilizzato solo per il confronto con i risultati fotogrammetrici.

L’aerofotogrammetria digitale per la stima delle caratteristiche strutturali degli edifici

FABRIS, MASSIMO;ACHILLI, VLADIMIRO;MODENA, CLAUDIO
2013

Abstract

La fotogrammetria digitale è una metodologia di rilievo che permette di ottenere informazioni metriche tridimensionali di oggetti dall’analisi di immagini acquisite da differenti punti di presa. L’aerofotogrammetria utilizza fotografie acquisite da aerei per il rilievo del territorio. La disponibilità di voli d’archivio, effettuati negli ultimi 70-80 anni sul territorio italiano, permette di effettuare analisi multi-temporali particolarmente utili soprattutto per il monitoraggio di aree soggette a deformazione; questi dati possono trovare impiego anche per il rilievo dei tetti degli edifici come informazioni di base per la stima delle loro caratteristiche strutturali. Nei centri storici, a condizione che sia rimasta inalterata il più possibile la struttura originaria, la pianta delle coperture permette di individuare con buona approssimazione la struttura muraria sottostante; gli spessori dei muri, così come altre caratteristiche geometriche, potrebbero essere descritti in termini statistici mediante opportune distribuzioni di probabilità. L’approccio è stato applicato ad una porzione del centro storico di Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) interessato dal terremoto del 2009, per il quale erano disponibili rilievi aerofotogrammetrici effettuati nel 2007, 2009, 2010 e 2011 (pre- e post-terremoto). Gli edifici studiati, coinvolti dal sisma, sono stati inoltre rilevati speditivamente nell’ambito di una convenzione tra l’Università di Padova e il comune di Sessanio ed il rilievo ottenuto è stato utilizzato solo per il confronto con i risultati fotogrammetrici.
2013
Atti del XV Convegno ANIDIS
9788897385592
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