Negli anni Trenta la Shoah dei disabili fu determinata da alcune idee, non nuove nella storia dell’umanità, che furono riproposte dal Nazifascismo, sorrette ed intessute anche da motivazioni scientifiche o pseudoscientifiche. L’integrazione dei disabili, soprattutto psichici ma anche fisici, subì in quegli anni un’improvvisa e violenta battuta di arresto. Il contributo intende mettere in luce le possibili implicazioni storico-educative di questo avvenimento: il ripensamento necessario del rapporto tra pedagogia e politica che incrementi un’educazione che abbia tra i suoi fini primari l’assunzione personale di responsabilità; un’educazione all’inclusione della diversità e all’empatia attraverso un’adeguata pedagogia degli affetti; un nuovo rapporto tra scienza medica e psichiatrica e scienza pedagogica.
La Shoah dei disabili. Riflessioni tra storia e pedagogia
CALLEGARI, CARLA
2012
Abstract
Negli anni Trenta la Shoah dei disabili fu determinata da alcune idee, non nuove nella storia dell’umanità, che furono riproposte dal Nazifascismo, sorrette ed intessute anche da motivazioni scientifiche o pseudoscientifiche. L’integrazione dei disabili, soprattutto psichici ma anche fisici, subì in quegli anni un’improvvisa e violenta battuta di arresto. Il contributo intende mettere in luce le possibili implicazioni storico-educative di questo avvenimento: il ripensamento necessario del rapporto tra pedagogia e politica che incrementi un’educazione che abbia tra i suoi fini primari l’assunzione personale di responsabilità; un’educazione all’inclusione della diversità e all’empatia attraverso un’adeguata pedagogia degli affetti; un nuovo rapporto tra scienza medica e psichiatrica e scienza pedagogica.Pubblicazioni consigliate
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