Fin dalle origini, dunque, questo tipo di comunità di fan ha mantenuto stretti legami con quella degli scrittori di science fiction per professione e, in diversi casi, la pubblicazione amatoriale si poneva come la prima tappa per poter accedere alla pubblicazione professionale. Con l'avvento della televisione e, in particolare, dei primi show ispirati al modello delle science fiction (quali, ad esempio, Star Trek), viene pian piano a formarsi un nuovo genere di comunità, dedicata a tali prodotti mediatici. La prevalenza, in questa comunità, di una componente femminile provoca una scissione all'interno delle science fiction originarie, di prevalenza maschile: le donne che, negli anni '60, avevano cercato di avvicinarsi al genere, avevano anche scoperto presto che gli stretti legami fra fan e scrittori di sesso maschile impedivano loro un adeguato ingresso nella fandom tradizionale e che questa era inoltre restia ed essere ridefinita o a subire influssi esterni differenti rispetto a quelli a cui era stata abituata. Nell’articolo viene presentata una ricerca che parte da un’analisi di tipo descrittivo delle caratteristiche principali dei due archivi, effettuata a luglio 2011, mira a tracciare uno stato dell’arte, per quanto necessariamente incompleto, della produzione italiana di fanfiction, muovendo dalla premessa che, in territorio italiano, il fenomeno è ancora poco studiato e conosciuto, se non dalla specifica comunità dei fan e, alle volte, da questa stessa. Un questionario che abbiamo sottoposto nei primi mesi del 2011 a 659 soggetti che si consideravano, in varie misure, fan dello show televisivo Supernatural, rivela infatti che solo il 29,4% di rispondenti italiani scrivono o leggono fanfiction dedicate a questo telefilm, un dato significativamente inferiore al 61,4% di soggetti stranieri interessati a questa stessa attività. Tale dato è confermato da un questionario sottoposto a un numero inferiore di fan del telefilm LOST (131 soggetti, dati 2009): dei rispondenti italiani, il 13,9 dichiara di leggere o scrivere fanfiction in generale (quindi non solamente su LOST) contro il 35,6% di stranieri. In conclusione non emergono diversità tra i due archivi:le fandom più seguite sono indicativamente le stesse per i frequentatori dell’archivio straniero e di quello italiano e questo, assieme agli altri dati, sembra ribadire l’importanza, per creare una comunità di fan numerosa e consistente, di ispirarsi a un prodotto che sia più globalmente conosciuto e non di produzione specifica e limitata al singolo paese. Ciò permette di affermare che nella scelta del testo ha effettivamente una sua importanza il paese di produzione, non tanto per i contenuti dei prodotti che sviluppa, quanto per la facilità di accesso a tali contenuti da parte dei possibili utenti.

L’elaborazione di testi nelle comunità di fan: indagine sulla produzione di fan fictions

TESSAROLO, MARISELDA
2011

Abstract

Fin dalle origini, dunque, questo tipo di comunità di fan ha mantenuto stretti legami con quella degli scrittori di science fiction per professione e, in diversi casi, la pubblicazione amatoriale si poneva come la prima tappa per poter accedere alla pubblicazione professionale. Con l'avvento della televisione e, in particolare, dei primi show ispirati al modello delle science fiction (quali, ad esempio, Star Trek), viene pian piano a formarsi un nuovo genere di comunità, dedicata a tali prodotti mediatici. La prevalenza, in questa comunità, di una componente femminile provoca una scissione all'interno delle science fiction originarie, di prevalenza maschile: le donne che, negli anni '60, avevano cercato di avvicinarsi al genere, avevano anche scoperto presto che gli stretti legami fra fan e scrittori di sesso maschile impedivano loro un adeguato ingresso nella fandom tradizionale e che questa era inoltre restia ed essere ridefinita o a subire influssi esterni differenti rispetto a quelli a cui era stata abituata. Nell’articolo viene presentata una ricerca che parte da un’analisi di tipo descrittivo delle caratteristiche principali dei due archivi, effettuata a luglio 2011, mira a tracciare uno stato dell’arte, per quanto necessariamente incompleto, della produzione italiana di fanfiction, muovendo dalla premessa che, in territorio italiano, il fenomeno è ancora poco studiato e conosciuto, se non dalla specifica comunità dei fan e, alle volte, da questa stessa. Un questionario che abbiamo sottoposto nei primi mesi del 2011 a 659 soggetti che si consideravano, in varie misure, fan dello show televisivo Supernatural, rivela infatti che solo il 29,4% di rispondenti italiani scrivono o leggono fanfiction dedicate a questo telefilm, un dato significativamente inferiore al 61,4% di soggetti stranieri interessati a questa stessa attività. Tale dato è confermato da un questionario sottoposto a un numero inferiore di fan del telefilm LOST (131 soggetti, dati 2009): dei rispondenti italiani, il 13,9 dichiara di leggere o scrivere fanfiction in generale (quindi non solamente su LOST) contro il 35,6% di stranieri. In conclusione non emergono diversità tra i due archivi:le fandom più seguite sono indicativamente le stesse per i frequentatori dell’archivio straniero e di quello italiano e questo, assieme agli altri dati, sembra ribadire l’importanza, per creare una comunità di fan numerosa e consistente, di ispirarsi a un prodotto che sia più globalmente conosciuto e non di produzione specifica e limitata al singolo paese. Ciò permette di affermare che nella scelta del testo ha effettivamente una sua importanza il paese di produzione, non tanto per i contenuti dei prodotti che sviluppa, quanto per la facilità di accesso a tali contenuti da parte dei possibili utenti.
2011
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