L’attività di erogazione effettuata da soggetti giuridici privati e nonprofit a favore di iniziative sociali e di welfare, in Italia come all’estero, rappresenta un insostituibile intervento sussidiario rispetto ai sempre più limitati fondi pubblici. Alla maggiore rilevanza di questi fondi privati si associa, inevitabilmente, una crescente pressione sugli enti di erogazione e la richiesta di procedure trasparenti quando questi procedono, nell’ambito dell’attività istituzionale, a finanziare i progetti più meritevoli espressi dagli operatori del cosiddetto terzo settore o a promuovere proprie iniziative per soddisfare direttamente specifici bisogni locali. Il progetto di ricerca qui presentato ha verificato sotto il profilo empirico i processi di governo che tali enti stanno implementando per rispondere compiutamente alle aspettative degli interlocutori presenti nel loro territorio. Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di fornire agli operatori degli originali spunti di riflessione analizzando in maniera comparativa le pratiche suggerite dalla migliore letteratura e dalla prassi internazionale con quanto effettivamente realizzato dagli operatori. Il quadro teorico di riferimento adottato classifica gli enti in base al cosiddetto approccio alla filantropia, cioè in base alla priorità assegnata alla tipologia di progetti che preferiscono finanziare (proposte formulate da terzi vs. iniziative proprie) ed ai processi di controllo che sono in grado di implementare (verifica ex-ante dei possibili beneficiari; sviluppo in itinere dell’informativa ed in-progress dell’operatività dei progetti finanziati; monitoraggio ex-post dei risultati). Partendo dall’assunto che ogni ente definisce in piena libertà finanziamenti prioritari ed attività prevalenti (non esiste in letteratura un modello vincente per tutti i possibili contesti), il presente lavoro offre dei riferimenti concreti in merito alle procedure di governo adottate da enti che dichiarano diverse priorità ed attività consentendo di esplorare la domanda di ricerca: “quale governo per quale strategia?” I risultati confermano che ad un diverso indirizzo strategico si associa un diverso modello di governo. Le caratteristiche del modello di governo di un ente che si riconosce nel classico modello erogativo (grant-making) non sono le stesse di un ente che si riconosce in un modello più operativo (con progetti propri che si affiancano ai “grant”). I dati raccolti indicando quindi a ciascun ente la strada già percorsa ed eventuali possibili alternative.
Governo e Prestazioni nelle Fondazioni ed Enti di Erogazione: mecenati o filantropi strategici ?
BOESSO, GIACOMO;CERBIONI, FABRIZIO;DI PAOLO, ALESSANDRO;MENINI, ANDREA;PARBONETTI, ANTONIO
2012
Abstract
L’attività di erogazione effettuata da soggetti giuridici privati e nonprofit a favore di iniziative sociali e di welfare, in Italia come all’estero, rappresenta un insostituibile intervento sussidiario rispetto ai sempre più limitati fondi pubblici. Alla maggiore rilevanza di questi fondi privati si associa, inevitabilmente, una crescente pressione sugli enti di erogazione e la richiesta di procedure trasparenti quando questi procedono, nell’ambito dell’attività istituzionale, a finanziare i progetti più meritevoli espressi dagli operatori del cosiddetto terzo settore o a promuovere proprie iniziative per soddisfare direttamente specifici bisogni locali. Il progetto di ricerca qui presentato ha verificato sotto il profilo empirico i processi di governo che tali enti stanno implementando per rispondere compiutamente alle aspettative degli interlocutori presenti nel loro territorio. Il progetto di ricerca si pone l’obiettivo di fornire agli operatori degli originali spunti di riflessione analizzando in maniera comparativa le pratiche suggerite dalla migliore letteratura e dalla prassi internazionale con quanto effettivamente realizzato dagli operatori. Il quadro teorico di riferimento adottato classifica gli enti in base al cosiddetto approccio alla filantropia, cioè in base alla priorità assegnata alla tipologia di progetti che preferiscono finanziare (proposte formulate da terzi vs. iniziative proprie) ed ai processi di controllo che sono in grado di implementare (verifica ex-ante dei possibili beneficiari; sviluppo in itinere dell’informativa ed in-progress dell’operatività dei progetti finanziati; monitoraggio ex-post dei risultati). Partendo dall’assunto che ogni ente definisce in piena libertà finanziamenti prioritari ed attività prevalenti (non esiste in letteratura un modello vincente per tutti i possibili contesti), il presente lavoro offre dei riferimenti concreti in merito alle procedure di governo adottate da enti che dichiarano diverse priorità ed attività consentendo di esplorare la domanda di ricerca: “quale governo per quale strategia?” I risultati confermano che ad un diverso indirizzo strategico si associa un diverso modello di governo. Le caratteristiche del modello di governo di un ente che si riconosce nel classico modello erogativo (grant-making) non sono le stesse di un ente che si riconosce in un modello più operativo (con progetti propri che si affiancano ai “grant”). I dati raccolti indicando quindi a ciascun ente la strada già percorsa ed eventuali possibili alternative.Pubblicazioni consigliate
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