Circa il 78% degli impianti di depurazione italiani servono meno di 2000 A.E. ciascuno e il 14% degli impianti servono 2000-10000 A.E. ciascuno; spesso questi impianti hanno elevati costi di gestione, sono sovraccaricati o devono rispettare limiti più restrittivi di quelli in vigore alla loro realizzazione. La scelta tra la centralizzazione e il potenziamento dei piccoli impianti di depurazione esistenti è un problema ancora aperto ed è influenzata da molti fattori che devono essere valutati in modo specifico caso per caso. Questo lavoro riguarda due piccoli impianti di depurazione sovraccaricati situati in Veneto. Il primo aveva una potenzialità di 2000 A.E. ed è stato dismesso per collettare i reflui ad un impianto più grande realizzando una nuova condotta, mentre che l’upgrading sarebbe stato molto difficile. Il secondo aveva una potenzialità di 3000 A.E. ed è stato potenziato trasformando parte delle vasche di ossidazione in reattori a letto mobile ibrido; questa soluzione precedentemente testata su scala pilota era tecnicamente facile, non richiedeva nuovi spazi ed era economicamente più conveniente rispetto alla dismissione dell’impianto.

Piccoli Impianti di Depurazione: Dismissione o Upgrading?

FALLETTI, LUIGI;CONTE, LINO;ZAGGIA, ALESSANDRO;
2012

Abstract

Circa il 78% degli impianti di depurazione italiani servono meno di 2000 A.E. ciascuno e il 14% degli impianti servono 2000-10000 A.E. ciascuno; spesso questi impianti hanno elevati costi di gestione, sono sovraccaricati o devono rispettare limiti più restrittivi di quelli in vigore alla loro realizzazione. La scelta tra la centralizzazione e il potenziamento dei piccoli impianti di depurazione esistenti è un problema ancora aperto ed è influenzata da molti fattori che devono essere valutati in modo specifico caso per caso. Questo lavoro riguarda due piccoli impianti di depurazione sovraccaricati situati in Veneto. Il primo aveva una potenzialità di 2000 A.E. ed è stato dismesso per collettare i reflui ad un impianto più grande realizzando una nuova condotta, mentre che l’upgrading sarebbe stato molto difficile. Il secondo aveva una potenzialità di 3000 A.E. ed è stato potenziato trasformando parte delle vasche di ossidazione in reattori a letto mobile ibrido; questa soluzione precedentemente testata su scala pilota era tecnicamente facile, non richiedeva nuovi spazi ed era economicamente più conveniente rispetto alla dismissione dell’impianto.
2012
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2535950
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact