Per molti studiosi, qualsiasi tentativo di ricostruire l’evoluzione biologica del senso morale è destinato al fallimento. Essi ritengono infatti che la natura non abbia alcunché da dire rispetto a facoltà umane speciali che sono strettamente culturali, come il giudizio morale e i valori appresi nel contesto sociale. Le debolezze di questa impostazione sono speculari a quelle dei suoi oppositori più agguerriti: gli evoluzionisti “tutto geni e competizione”. Costoro non soltanto sono convinti che una naturalizzazione dell’etica sia possibile, ma propongono di realizzarla attraverso l’applicazione di una versione ipersemplificata della teoria evoluzionistica. Le “storie proprie così” ambientate nella savana sembrano plausibili, ma nascondono il loro carattere spesso speculativo e rischiano semplicemente di confermare i nostri stereotipi sociali. I culturalisti accusano gli avversari di “riduzionismo”. Gli evoluzionisti tutto geni e competizione ribattono accusando i primi di “antiscientismo”. Non sembra però una controversia particolarmente feconda, e nemmeno aggiornata. Qui esploreremo un’ipotesi al contempo continuista e pluralista.
L'evoluzione della morale
PIEVANI, DIETELMO
2012
Abstract
Per molti studiosi, qualsiasi tentativo di ricostruire l’evoluzione biologica del senso morale è destinato al fallimento. Essi ritengono infatti che la natura non abbia alcunché da dire rispetto a facoltà umane speciali che sono strettamente culturali, come il giudizio morale e i valori appresi nel contesto sociale. Le debolezze di questa impostazione sono speculari a quelle dei suoi oppositori più agguerriti: gli evoluzionisti “tutto geni e competizione”. Costoro non soltanto sono convinti che una naturalizzazione dell’etica sia possibile, ma propongono di realizzarla attraverso l’applicazione di una versione ipersemplificata della teoria evoluzionistica. Le “storie proprie così” ambientate nella savana sembrano plausibili, ma nascondono il loro carattere spesso speculativo e rischiano semplicemente di confermare i nostri stereotipi sociali. I culturalisti accusano gli avversari di “riduzionismo”. Gli evoluzionisti tutto geni e competizione ribattono accusando i primi di “antiscientismo”. Non sembra però una controversia particolarmente feconda, e nemmeno aggiornata. Qui esploreremo un’ipotesi al contempo continuista e pluralista.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.