Il tema centrale del saggio è la problematica del disagio e della devianza giovanili, che se riferita agli stranieri necessita di una ridefinizione rispetto a come viene comunemente intesa. La tendenza è, infatti, a far convergere nella medesima famiglia semantica l'espressione “giovane straniero” (o, come pure è indicativo, “giovane immigrato”) e i lemmi “disagio” e “devianza”. Il saggio propone, da un lato, una risignificazione della questione rispetto alla condizione di giovane “straniero” e, dall'altro, una sua ricollocazione all'interno contemporanea condizione giovanile tout court. Sul primo aspetto disagio e devianza assumono specifici contorni nel caso dei giovani immigrati e delle seconde generazioni, laddove il passaggio adolescenziale si intreccia alle questioni identitarie, ai rapporti generazionali e culturali e alle problematiche integrative. Sul secondo aspetto, è necessario sciogliere il nesso implicito tra disagio/devianza e stranierità, poiché al pari della delinquenza non è superiore nei giovani stranieri rispetto ai loro pari autoctoni, ed è questione riguardante tanto gli uni quanto gli altri nel momento in cui è riscontrabile una diffusa incapacità di dare un corso positivo alla necessaria transizione verso l'età adulta, le sue prospettive, responsabilità e promesse.
Disagio e devianza: giovani o stranieri?
AGOSTINETTO, LUCA
2012
Abstract
Il tema centrale del saggio è la problematica del disagio e della devianza giovanili, che se riferita agli stranieri necessita di una ridefinizione rispetto a come viene comunemente intesa. La tendenza è, infatti, a far convergere nella medesima famiglia semantica l'espressione “giovane straniero” (o, come pure è indicativo, “giovane immigrato”) e i lemmi “disagio” e “devianza”. Il saggio propone, da un lato, una risignificazione della questione rispetto alla condizione di giovane “straniero” e, dall'altro, una sua ricollocazione all'interno contemporanea condizione giovanile tout court. Sul primo aspetto disagio e devianza assumono specifici contorni nel caso dei giovani immigrati e delle seconde generazioni, laddove il passaggio adolescenziale si intreccia alle questioni identitarie, ai rapporti generazionali e culturali e alle problematiche integrative. Sul secondo aspetto, è necessario sciogliere il nesso implicito tra disagio/devianza e stranierità, poiché al pari della delinquenza non è superiore nei giovani stranieri rispetto ai loro pari autoctoni, ed è questione riguardante tanto gli uni quanto gli altri nel momento in cui è riscontrabile una diffusa incapacità di dare un corso positivo alla necessaria transizione verso l'età adulta, le sue prospettive, responsabilità e promesse.Pubblicazioni consigliate
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