Alcuni principi chiave della buona governance sono stati definiti e adottati anche dall'Unione Europea nell'affrontare le politiche ambientali, agricole e rurali (EC, 2001). Questo nuovo orientamento ha portato, ad esempio, all'integrazione dell'approccio Leader nel Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. È questo uno degli esempi più avanzati delle politiche europee di tentativo di creare una governance partecipativa e multi-livello in territori extra-urbani. Tuttavia, gli strumenti di monitoraggio e di valutazione attualmente utilizzati dalla Commissione Europea per valutare le prestazioni delle amministrazioni nei programmi di sviluppo rurale e nello specifico nell'approccio Leader, non prendono in dovuta considerazione le acquisizioni di questo concetto. Nella valutazione della qualità della governance appare necessaria una particolare cura nella specificazione delle dimensioni che compongono il concetto di governance, per evitare ridondanze o errori di misura che possano far decadere qualsiasi generalizzazione dei risultati ottenuti. In letteratura si trovano poche iniziative, soprattutto a livello locale, per valutare la buona governance delle politiche e dei singoli progetti. A livello internazionale, le iniziative di valutazione della governance si sono spesso limitate all'analisi e alla descrizione del contesto ove viene applicata, con un approccio orientato a risultati e relativi impatti, piuttosto che al processo di attuazione in sé. La qualità della governance è inoltre raramente valutata nel suo complesso: spesso le valutazioni si sono limitate ad una o poche dimensioni che la caratterizzano, quali ad esempio la partecipazione. Inoltre non è stata presa in considerazione la possibilità di misurare la capacità di creare reti tra i vari soggetti, che permettono il raggiungimento degli obiettivi sia individuali che comunitari. A livello nazionale ed europeo non esiste poi un consolidato set di indicatori per una misurazione della qualità della governance speditiva e sistematica, soprattutto a livello locale. L'articolo da un contributo in questo senso, proponendo un set di indicatori che è stato già testato in due applicazioni pilota in campo.
Un set di indicatori per misurare la qualità della governance nei territori rurali
FRANCESCHETTI, GIORGIO;DA RE, RICCARDO;SECCO, LAURA
2012
Abstract
Alcuni principi chiave della buona governance sono stati definiti e adottati anche dall'Unione Europea nell'affrontare le politiche ambientali, agricole e rurali (EC, 2001). Questo nuovo orientamento ha portato, ad esempio, all'integrazione dell'approccio Leader nel Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. È questo uno degli esempi più avanzati delle politiche europee di tentativo di creare una governance partecipativa e multi-livello in territori extra-urbani. Tuttavia, gli strumenti di monitoraggio e di valutazione attualmente utilizzati dalla Commissione Europea per valutare le prestazioni delle amministrazioni nei programmi di sviluppo rurale e nello specifico nell'approccio Leader, non prendono in dovuta considerazione le acquisizioni di questo concetto. Nella valutazione della qualità della governance appare necessaria una particolare cura nella specificazione delle dimensioni che compongono il concetto di governance, per evitare ridondanze o errori di misura che possano far decadere qualsiasi generalizzazione dei risultati ottenuti. In letteratura si trovano poche iniziative, soprattutto a livello locale, per valutare la buona governance delle politiche e dei singoli progetti. A livello internazionale, le iniziative di valutazione della governance si sono spesso limitate all'analisi e alla descrizione del contesto ove viene applicata, con un approccio orientato a risultati e relativi impatti, piuttosto che al processo di attuazione in sé. La qualità della governance è inoltre raramente valutata nel suo complesso: spesso le valutazioni si sono limitate ad una o poche dimensioni che la caratterizzano, quali ad esempio la partecipazione. Inoltre non è stata presa in considerazione la possibilità di misurare la capacità di creare reti tra i vari soggetti, che permettono il raggiungimento degli obiettivi sia individuali che comunitari. A livello nazionale ed europeo non esiste poi un consolidato set di indicatori per una misurazione della qualità della governance speditiva e sistematica, soprattutto a livello locale. L'articolo da un contributo in questo senso, proponendo un set di indicatori che è stato già testato in due applicazioni pilota in campo.Pubblicazioni consigliate
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