La questione della didattica nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria riveste un significato particolare, poichè strategie e pratiche della formazione costituiscono una sorta di curricolo implicito che influenza i modi con cui i futuri insegnanti si rappresentano e pensano alle pratiche professionali. In tale prospettiva, la didattica assume una funzione di orientamento rispetto alla prefigurazione del ruolo docente, costituendo un contesto privilegiato per l’emergere di competenze professionali. Per lungo tempo il linguaggio, il pensiero e le azioni di insegnamento sono stati influenzati dal paradigma della semplificazione. L’emergere di parole nuove in ambito didattico – differenziazione, flessibilità, modularità…– sta ad indicare un cambio di prospettiva: un modo rinnovato per guardare ai processi di insegnamento- apprendimento che include quali elementi di innovazione aspetti considerati nel passato marginali, rumore, disturbo. Il presente contributo affronta il tema della Didattica nel corso di laurea per futuri insegnanti dal punto di vista del costrutto emergente della "modularità", in cui risultano centrali una concezione reticolare di disciplina, dove i saperi sono connessi secondo relazioni plurime, e la diversità dei modi con cui gli allievi usano le loro risorse cognitive e motivazionali. Il termine modularità è divenuto di recente riferimento obbligato per chi si occupa di rinnovamento dei curricoli. Lo si antepone spesso a linearità e sequenzialità per descrivere un approccio ai processi di insegnamento-apprendimento caratterizzato da flessibilità di percorsi e composizione articolata di conoscenze e attività. Rientrano nell’accezione modulare esperienze assai diverse sia per significato formativo che per soluzioni curricolari. Una declinazione interessante di modularità è quella rappresentata dal costrutto: “Unità Formativa Integrata”, componente base del curricolo nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova. Esso sottende un approccio epistemico, concettualmente nuovo, supportato dal punto di vista teorico dagli attuali studi sulla cognizione situata. L’accezione modulare si riferisce in questo caso alla combinazione di più insegnamenti e all’integrazione di momenti formativi diversi, raccordati in funzione della formazione di competenze didattiche. Seguendo tale accezione di "modularità", l'articolo presenta l'esperienza del percorso didattico realizzato nell’Unità Formativa di Didattica della Lingua Italiana.

Le declinazioni della modularità didattica: un’esperienza per la formazione di competenze professionali.

CISOTTO, LERIDA
2002

Abstract

La questione della didattica nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria riveste un significato particolare, poichè strategie e pratiche della formazione costituiscono una sorta di curricolo implicito che influenza i modi con cui i futuri insegnanti si rappresentano e pensano alle pratiche professionali. In tale prospettiva, la didattica assume una funzione di orientamento rispetto alla prefigurazione del ruolo docente, costituendo un contesto privilegiato per l’emergere di competenze professionali. Per lungo tempo il linguaggio, il pensiero e le azioni di insegnamento sono stati influenzati dal paradigma della semplificazione. L’emergere di parole nuove in ambito didattico – differenziazione, flessibilità, modularità…– sta ad indicare un cambio di prospettiva: un modo rinnovato per guardare ai processi di insegnamento- apprendimento che include quali elementi di innovazione aspetti considerati nel passato marginali, rumore, disturbo. Il presente contributo affronta il tema della Didattica nel corso di laurea per futuri insegnanti dal punto di vista del costrutto emergente della "modularità", in cui risultano centrali una concezione reticolare di disciplina, dove i saperi sono connessi secondo relazioni plurime, e la diversità dei modi con cui gli allievi usano le loro risorse cognitive e motivazionali. Il termine modularità è divenuto di recente riferimento obbligato per chi si occupa di rinnovamento dei curricoli. Lo si antepone spesso a linearità e sequenzialità per descrivere un approccio ai processi di insegnamento-apprendimento caratterizzato da flessibilità di percorsi e composizione articolata di conoscenze e attività. Rientrano nell’accezione modulare esperienze assai diverse sia per significato formativo che per soluzioni curricolari. Una declinazione interessante di modularità è quella rappresentata dal costrutto: “Unità Formativa Integrata”, componente base del curricolo nel Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Padova. Esso sottende un approccio epistemico, concettualmente nuovo, supportato dal punto di vista teorico dagli attuali studi sulla cognizione situata. L’accezione modulare si riferisce in questo caso alla combinazione di più insegnamenti e all’integrazione di momenti formativi diversi, raccordati in funzione della formazione di competenze didattiche. Seguendo tale accezione di "modularità", l'articolo presenta l'esperienza del percorso didattico realizzato nell’Unità Formativa di Didattica della Lingua Italiana.
2002
Didattica universitaria tra teorie e pratiche
8882321525
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