Nelle letterature del Novecento, lo spazio da sfondo diviene sistema, assumendo, a detrimento del tempo, un posto sempre più rilevante. Parallelamente, cambia in profondità l'approccio al mondo degli oggetti che si svincolano sempre più dal gesto e dal corpo umano. Tra i temi spaziali (città, macchinari, edifici) che configurano i nuovi ambiti di esperienza percettiva, acquistano in tal modo grande rilevanza quelli inerenti i nuovi mezzi di trasporto: luoghi chiusi, lanciati nello spazio circostante. Questo libretto (utilizzando gli strumenti della critica tematica, dalla ricerca di Orlando sull'oggetto desueto, a quella di Ceserani sulla rappresentazione del treno al più recente lavoro di Fusillo sui feticci letterari e artistici) analizza, sia pure in una limitata campionatura, la rappresentazione dell'auto, complessa protesi del corpo umano venuta al mondo da poco più di un secolo. Nelle immagini letterarie, da Marinetti a Ballard, l'automobile si rivela "oggetto" per eccellenza, figura enigmatica, sistema di appropriazione e percezione dello spazio, calco negativo della morfologia umana. Tra euforia e disforia, nelle opere della modernità e della contemporaneità, questo oggetto e questo spazio sono insomma trattati come emblemi di un processo convulso e, per alcuni aspetti, terminale, di civilizzazione.

Automobili di carta. Spazi e oggetti automobilistici nelle immagini letterarie

ZINATO, EMANUELE
2012

Abstract

Nelle letterature del Novecento, lo spazio da sfondo diviene sistema, assumendo, a detrimento del tempo, un posto sempre più rilevante. Parallelamente, cambia in profondità l'approccio al mondo degli oggetti che si svincolano sempre più dal gesto e dal corpo umano. Tra i temi spaziali (città, macchinari, edifici) che configurano i nuovi ambiti di esperienza percettiva, acquistano in tal modo grande rilevanza quelli inerenti i nuovi mezzi di trasporto: luoghi chiusi, lanciati nello spazio circostante. Questo libretto (utilizzando gli strumenti della critica tematica, dalla ricerca di Orlando sull'oggetto desueto, a quella di Ceserani sulla rappresentazione del treno al più recente lavoro di Fusillo sui feticci letterari e artistici) analizza, sia pure in una limitata campionatura, la rappresentazione dell'auto, complessa protesi del corpo umano venuta al mondo da poco più di un secolo. Nelle immagini letterarie, da Marinetti a Ballard, l'automobile si rivela "oggetto" per eccellenza, figura enigmatica, sistema di appropriazione e percezione dello spazio, calco negativo della morfologia umana. Tra euforia e disforia, nelle opere della modernità e della contemporaneità, questo oggetto e questo spazio sono insomma trattati come emblemi di un processo convulso e, per alcuni aspetti, terminale, di civilizzazione.
2012
9788897385356
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