I docenti stanno vivendo un momento di intensa riqualificazione e ridefinizione della professione e della professionalità in quanto si trovano a rivestire un ruolo sociale più forte ed articolato rispetto a quello da loro assunto in passato e, di conseguenza, ad assolvere compiti didattici nuovi. Gli organismi di politica scolastica europea, in particolare, riconoscono all’insegnante un posto di estrema rilevanza nel sistema educativo. Da qui l’emergere, sempre più diffuso, dell’impellente e problematico tema della valutazione dei docenti. Valutare risulta un’operazione necessaria oltre che per “rendere conto” delle azioni didattiche e dei risultati prodotti (logica del controllo), anche per dare un senso alle pratiche d’insegnamento e per essere in grado di modificare i propri comportamenti e riprogettare continuamente la propria professionalità in ottica migliorativa (logica dello sviluppo). Ciò che riguarda specificamente la valutazione dei docenti è però anche un tema molto complesso e problematico. Per considerarlo e realizzare percorsi valutativi efficaci infatti è necessario tener conto di una molteplicità di elementi, molti dei quali difficilmente misurabili. Seppure coscienti di queste complessità, riteniamo che la valutazione degli insegnanti sia necessaria e indispensabile. Ed è proprio in tal senso, che riteniamo essa meriti una più ampia attenzione da parte del mondo della ricerca rispetto a quanto accaduto finora in Italia. Forme di valutazione grossolana, larvata, manipolatoria, semplicistica non possono affermarsi solo perché “meglio così che niente…”! È all’interno di questo complesso quadro, che s'inserisce la presente trattazione che discute di questo “spinoso” tema. Spinoso soprattutto se considerato nel contesto della scuola italiana, dove la cultura della valutazione risulta assai povera e poco diffusa e la valutazione stessa è vissuta quasi esclusivamente come atto di giudizio e di controllo.
Valutazione/autovalutazione degli insegnanti. Approcci, pratiche, strumenti.
GRION, VALENTINA;
2012
Abstract
I docenti stanno vivendo un momento di intensa riqualificazione e ridefinizione della professione e della professionalità in quanto si trovano a rivestire un ruolo sociale più forte ed articolato rispetto a quello da loro assunto in passato e, di conseguenza, ad assolvere compiti didattici nuovi. Gli organismi di politica scolastica europea, in particolare, riconoscono all’insegnante un posto di estrema rilevanza nel sistema educativo. Da qui l’emergere, sempre più diffuso, dell’impellente e problematico tema della valutazione dei docenti. Valutare risulta un’operazione necessaria oltre che per “rendere conto” delle azioni didattiche e dei risultati prodotti (logica del controllo), anche per dare un senso alle pratiche d’insegnamento e per essere in grado di modificare i propri comportamenti e riprogettare continuamente la propria professionalità in ottica migliorativa (logica dello sviluppo). Ciò che riguarda specificamente la valutazione dei docenti è però anche un tema molto complesso e problematico. Per considerarlo e realizzare percorsi valutativi efficaci infatti è necessario tener conto di una molteplicità di elementi, molti dei quali difficilmente misurabili. Seppure coscienti di queste complessità, riteniamo che la valutazione degli insegnanti sia necessaria e indispensabile. Ed è proprio in tal senso, che riteniamo essa meriti una più ampia attenzione da parte del mondo della ricerca rispetto a quanto accaduto finora in Italia. Forme di valutazione grossolana, larvata, manipolatoria, semplicistica non possono affermarsi solo perché “meglio così che niente…”! È all’interno di questo complesso quadro, che s'inserisce la presente trattazione che discute di questo “spinoso” tema. Spinoso soprattutto se considerato nel contesto della scuola italiana, dove la cultura della valutazione risulta assai povera e poco diffusa e la valutazione stessa è vissuta quasi esclusivamente come atto di giudizio e di controllo.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.