OBIETTIVI: La sorveglianza, in Sanità Pubblica, è fondamentale per identificare strategie o azioni di prevenzione e avere a disposizione degli indicatori di qualità delle cure. I sistemi di sorveglianza attiva offrono vantaggi rispetto ai passivi che possono risentire dell’incompletezza e della sottostima delle segnalazioni. In Veneto, dal gennaio 2007, è presente un Sistema di Sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive basato sui dati dei Laboratori di Microbiologia territoriali (SSM) in aggiunta al Flusso di Sorveglianza Speciale (FSS) e al Sistema Informatizzato Malattie Infettive (SIMI). L’obiettivo è rilevare l’incidenza delle malattie batteriche invasive, analizzare l’andamento epidemiologico evidenziando tempestivamente eventuali variazioni e definire le caratteristiche microbiologiche dei ceppi isolati. Integrare, infine, i dati del SSM con i flussi informativi esistenti creando un network composto da tutti i flussi attualmente esistenti nella Regione Veneto. MATERIALI: Attraverso il SSM sono state analizzate le notifiche riguardanti i nuovi casi di malattia batterica invasiva provenienti dai Laboratori di Microbiologia territoriali e le informazioni relative alla caratterizzazione microbiologica degli isolati effettuata dal Laboratorio Regionale di Riferimento. Si è proceduto, inoltre, all’aggregazione dei dati tra i diversi flussi informativi RIASSUNTO: Nei primi tre anni di attività del sistema, sono state inviate al SSM 617 schede e prelevati 651 campioni. L’incidenza delle notifiche è risultata maggiore nei soggetti sotto l’anno di età. Streptococcus pneumoniae e Neisseria meningitidis sono stati isolati rispettivamente nel 66,3% e nel 10,1% dei campioni analizzati. Nel 5,7% dei casi la prognosi è risultata infausta. Dall’unione dei tre flussi informativi è emersa un’incidenza per malattia batterica invasiva pari a 5,2 per 100.000 abitanti con trend costante nei tre anni di osservazione e un tipico andamento stagionale, un massimo di segnalazioni nei mesi invernali ed una diminuzione nel periodo estivo. Il tasso di notifica per 100.000 abitanti è risultato pari a 2,9 per Streptococcus pneumoniae, a 0,5 per Neisseria meningitidis e a 0,2 per Haemophilus Influenzae. CONCLUSIONI: La presenza di un flusso proveniente dai Laboratori di Microbiologia ha consentito di migliorare la specificità del sistema di rilevazione e di tracciare un profilo più accurato dell’assetto epidemiologico. Tale flusso è, inoltre, cruciale in relazione all’introduzione della vaccinazione universale contro Neisseria meningitidis, Haemophilus Influenzae e Streptococcus pneumoniae. Infine, la sovrapposizione delle tre diverse fonti informative consente di migliorare la sensibilità del sistema di rilevazione

Risultati riguardanti la sorveglianzadelle malattie invasive di origine battericanella Regione Veneto a tre annidall’implementezione del Sistemadi Sorveglianza delle Malattie BattericheInvasive

BALDO, VINCENZO;Furlan P;BALDOVIN, TATJANA
2010

Abstract

OBIETTIVI: La sorveglianza, in Sanità Pubblica, è fondamentale per identificare strategie o azioni di prevenzione e avere a disposizione degli indicatori di qualità delle cure. I sistemi di sorveglianza attiva offrono vantaggi rispetto ai passivi che possono risentire dell’incompletezza e della sottostima delle segnalazioni. In Veneto, dal gennaio 2007, è presente un Sistema di Sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive basato sui dati dei Laboratori di Microbiologia territoriali (SSM) in aggiunta al Flusso di Sorveglianza Speciale (FSS) e al Sistema Informatizzato Malattie Infettive (SIMI). L’obiettivo è rilevare l’incidenza delle malattie batteriche invasive, analizzare l’andamento epidemiologico evidenziando tempestivamente eventuali variazioni e definire le caratteristiche microbiologiche dei ceppi isolati. Integrare, infine, i dati del SSM con i flussi informativi esistenti creando un network composto da tutti i flussi attualmente esistenti nella Regione Veneto. MATERIALI: Attraverso il SSM sono state analizzate le notifiche riguardanti i nuovi casi di malattia batterica invasiva provenienti dai Laboratori di Microbiologia territoriali e le informazioni relative alla caratterizzazione microbiologica degli isolati effettuata dal Laboratorio Regionale di Riferimento. Si è proceduto, inoltre, all’aggregazione dei dati tra i diversi flussi informativi RIASSUNTO: Nei primi tre anni di attività del sistema, sono state inviate al SSM 617 schede e prelevati 651 campioni. L’incidenza delle notifiche è risultata maggiore nei soggetti sotto l’anno di età. Streptococcus pneumoniae e Neisseria meningitidis sono stati isolati rispettivamente nel 66,3% e nel 10,1% dei campioni analizzati. Nel 5,7% dei casi la prognosi è risultata infausta. Dall’unione dei tre flussi informativi è emersa un’incidenza per malattia batterica invasiva pari a 5,2 per 100.000 abitanti con trend costante nei tre anni di osservazione e un tipico andamento stagionale, un massimo di segnalazioni nei mesi invernali ed una diminuzione nel periodo estivo. Il tasso di notifica per 100.000 abitanti è risultato pari a 2,9 per Streptococcus pneumoniae, a 0,5 per Neisseria meningitidis e a 0,2 per Haemophilus Influenzae. CONCLUSIONI: La presenza di un flusso proveniente dai Laboratori di Microbiologia ha consentito di migliorare la specificità del sistema di rilevazione e di tracciare un profilo più accurato dell’assetto epidemiologico. Tale flusso è, inoltre, cruciale in relazione all’introduzione della vaccinazione universale contro Neisseria meningitidis, Haemophilus Influenzae e Streptococcus pneumoniae. Infine, la sovrapposizione delle tre diverse fonti informative consente di migliorare la sensibilità del sistema di rilevazione
2010
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