Il monastero di Ognissanti di Treviso nacque come comunità ospedaliera, maschile e femminile, all’inizio del Duecento. L’ente, che non aderiva ad una regola precisa, si trovava subito fuori le mura della città, nello spazio comunemente definito come suburbium. All’inizio del Trecento questo istituto divenne monastero benedettino femminile, senza perdere del tutto le sue caratteristiche di ospedale: l’area su cui sorgeva era infatti interessata dal transito e dallo stanziamento di molti forestieri. La vita del monastero procedette tranquilla, sotto la tutela del vescovo, fino allo scoppio delle guerre trecentesche che interessarono Treviso a più riprese tra il 1337 e il 1389. Ognissanti, insieme ad una serie di altre case religiose trevigiane, venne a trovarsi allora in uno spazio regolarmente sconvolto dalle operazioni belliche. Nel suburbium, infatti, venivano praticati i cosiddetti ‘guasti’, ovvero le distruzioni degli edifici operate dagli assediati allo scopo di tenere sgombro lo spazio attorno alla città. Le monache furono costrette a trasferire la loro residenza dapprima a Venezia, e poi in case di proprietà o appositamente fatte costruire, all’interno delle mura cittadine di Treviso, anche se la ‘sede legale’, e probabilmente la chiesa, del monastero rimanevano prope et extra Tarvisium. Infine, dovettero trasferirsi definitivamente in città, costruendo un nuovo monastero e una chiesa. In seguito a questi eventi, dunque, il nucleo cittadino finì per attrarre entro i suoi confini quegli enti che avevano cercato di sopravvivere per quasi duecento anni nell’area ‘grigia’ sospesa tra città e contado a ridosso delle mura urbane. L’ingresso, pressoché obbligato, in città dei monasteri del suburbio ha il sapore di una scelta netta. Così come, a causa della nuova strategia dei guasti, ormai netta si presenta la discontinuità urbanistica e paesaggistica tra città e campagna, due realtà che le guerre trecentesche a Treviso finirono per separare come forse mai era accaduto in precedenza.
Tra suburbio e città: la difficile sopravvivenza del monastero di Ognissanti di Treviso nel Trecento
CANZIAN, DARIO
2012
Abstract
Il monastero di Ognissanti di Treviso nacque come comunità ospedaliera, maschile e femminile, all’inizio del Duecento. L’ente, che non aderiva ad una regola precisa, si trovava subito fuori le mura della città, nello spazio comunemente definito come suburbium. All’inizio del Trecento questo istituto divenne monastero benedettino femminile, senza perdere del tutto le sue caratteristiche di ospedale: l’area su cui sorgeva era infatti interessata dal transito e dallo stanziamento di molti forestieri. La vita del monastero procedette tranquilla, sotto la tutela del vescovo, fino allo scoppio delle guerre trecentesche che interessarono Treviso a più riprese tra il 1337 e il 1389. Ognissanti, insieme ad una serie di altre case religiose trevigiane, venne a trovarsi allora in uno spazio regolarmente sconvolto dalle operazioni belliche. Nel suburbium, infatti, venivano praticati i cosiddetti ‘guasti’, ovvero le distruzioni degli edifici operate dagli assediati allo scopo di tenere sgombro lo spazio attorno alla città. Le monache furono costrette a trasferire la loro residenza dapprima a Venezia, e poi in case di proprietà o appositamente fatte costruire, all’interno delle mura cittadine di Treviso, anche se la ‘sede legale’, e probabilmente la chiesa, del monastero rimanevano prope et extra Tarvisium. Infine, dovettero trasferirsi definitivamente in città, costruendo un nuovo monastero e una chiesa. In seguito a questi eventi, dunque, il nucleo cittadino finì per attrarre entro i suoi confini quegli enti che avevano cercato di sopravvivere per quasi duecento anni nell’area ‘grigia’ sospesa tra città e contado a ridosso delle mura urbane. L’ingresso, pressoché obbligato, in città dei monasteri del suburbio ha il sapore di una scelta netta. Così come, a causa della nuova strategia dei guasti, ormai netta si presenta la discontinuità urbanistica e paesaggistica tra città e campagna, due realtà che le guerre trecentesche a Treviso finirono per separare come forse mai era accaduto in precedenza.Pubblicazioni consigliate
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