Introduzione: La violenza e le aggressioni subite nel lavoro, particolarmente dal personale infermieristico, sono frequenti, ma il fenomeno non è ancora stato adeguatamente indagato in Italia. .Gli scopi della presente ricerca sono sia di quantificare il fenomeno percepito in due Aziende Sanitarie del Nord-Est, sia di valutare i fattori associati alle aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli infermieri. Metodi: Lo studio, di tipo trasversale , è stato condotto in due Aziende Sanitarie del Nord-Est utilizzando un questionario anonimo. Il campione è stato di 700 infermiere rappresentante il 37% del personale di 94 Unità Operative (gli infermieri in turno il mattino del giorno della rilevazione). Risultati: Il 49% delle infermieri intervistati afferma di aver sperimentato un aggressione negli anni precedenti, l’82% solo di tipo verbale. Nel 42% l’aggressore è stato individuato nel personale interno all’azienda e nel restante 58% in soggetti esterni. In questo caso gli aggressori sono più frequentemente i parenti maschi degli ammalati. Le unità operative in cui vi è una maggiore probabilità di aggressione sono i reparti di emergenza, di geriatria e psichiatria. E’ stata trovata una associazione tra la insoddisfazione, lo stress e la fatica nel lavoro espresse dagli infermieri e la probabilità di essere vittima di aggressione (p < 0,001). Il 53% degli infermieri aggrediti non ha denunciato l’accaduto e non ha richiesto aiuto. Conclusione: Lo studio ha confermato l’alta frequenza delle aggressioni soprattutto verbali perpetrate nei confronti degli infermieri. L’assenza di alcuna sistematica modalità per denunciare e documentare tali eventi rende gli infermieri aggrediti maggiormente indifesi.

Aggressioni nei confronti degli infermieri

ZAMPIERON, ALESSANDRA;BUJA, ALESSANDRA
2010

Abstract

Introduzione: La violenza e le aggressioni subite nel lavoro, particolarmente dal personale infermieristico, sono frequenti, ma il fenomeno non è ancora stato adeguatamente indagato in Italia. .Gli scopi della presente ricerca sono sia di quantificare il fenomeno percepito in due Aziende Sanitarie del Nord-Est, sia di valutare i fattori associati alle aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli infermieri. Metodi: Lo studio, di tipo trasversale , è stato condotto in due Aziende Sanitarie del Nord-Est utilizzando un questionario anonimo. Il campione è stato di 700 infermiere rappresentante il 37% del personale di 94 Unità Operative (gli infermieri in turno il mattino del giorno della rilevazione). Risultati: Il 49% delle infermieri intervistati afferma di aver sperimentato un aggressione negli anni precedenti, l’82% solo di tipo verbale. Nel 42% l’aggressore è stato individuato nel personale interno all’azienda e nel restante 58% in soggetti esterni. In questo caso gli aggressori sono più frequentemente i parenti maschi degli ammalati. Le unità operative in cui vi è una maggiore probabilità di aggressione sono i reparti di emergenza, di geriatria e psichiatria. E’ stata trovata una associazione tra la insoddisfazione, lo stress e la fatica nel lavoro espresse dagli infermieri e la probabilità di essere vittima di aggressione (p < 0,001). Il 53% degli infermieri aggrediti non ha denunciato l’accaduto e non ha richiesto aiuto. Conclusione: Lo studio ha confermato l’alta frequenza delle aggressioni soprattutto verbali perpetrate nei confronti degli infermieri. L’assenza di alcuna sistematica modalità per denunciare e documentare tali eventi rende gli infermieri aggrediti maggiormente indifesi.
2010
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