Numerosi legami intercorrono tra lingua e diritto. Le loro stesse strutture hanno suscitato analisi comparative; da una parte il giurista ha comparato il diritto al linguaggio dal punto di vista dei loro rispettivi modi di creazione e della loro evoluzione. La historische Rechtsschue ha effettuato questa comparazione ai propri fini. D’altra parte il linguista ha comparato la lingua al diritto in relazione all’idea che l’uno e l’altro abbiano a proprio fondamento regole che insieme compongono un sistema. Una ricerca specifica è stata sviluppata in Italia da teorici del diritto che, ispirandosi alla filosofia analitica, hanno insistito sull’importanza dell’ «analisi» del linguaggio. A partire dagli anni ‘60 questa tendenza analitica è stata all’origine di ricerche sulla natura e le caratteristiche della proposizione giuridica, le quali hanno cercato in particolare di determinare se ed in quale forma una tale proposizione è performativa, tetica, illocutoria, eidetica, costitutiva, anancastica, ecc. Il presente rapporto non riguarda queste questioni di logica deontica, le quali sono proprie di ciascun linguaggio.
Lingua e diritto
GEROTTO, SERGIO
2000
Abstract
Numerosi legami intercorrono tra lingua e diritto. Le loro stesse strutture hanno suscitato analisi comparative; da una parte il giurista ha comparato il diritto al linguaggio dal punto di vista dei loro rispettivi modi di creazione e della loro evoluzione. La historische Rechtsschue ha effettuato questa comparazione ai propri fini. D’altra parte il linguista ha comparato la lingua al diritto in relazione all’idea che l’uno e l’altro abbiano a proprio fondamento regole che insieme compongono un sistema. Una ricerca specifica è stata sviluppata in Italia da teorici del diritto che, ispirandosi alla filosofia analitica, hanno insistito sull’importanza dell’ «analisi» del linguaggio. A partire dagli anni ‘60 questa tendenza analitica è stata all’origine di ricerche sulla natura e le caratteristiche della proposizione giuridica, le quali hanno cercato in particolare di determinare se ed in quale forma una tale proposizione è performativa, tetica, illocutoria, eidetica, costitutiva, anancastica, ecc. Il presente rapporto non riguarda queste questioni di logica deontica, le quali sono proprie di ciascun linguaggio.Pubblicazioni consigliate
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