GIUDICATO "ESTERNO" NON ECCEPITO E DISCIPLINA NELLE FASI DI GRAVAME (COROLLARI DI UN BISECOLARE "CRITTOTIPO")

Il caso affrontato: dilemma aperto da una giurisprudenza instabile sul "valore" del giudicato esterno. Il regime di rilevabilità dell'eccezione di giudicato esterno. a) Nel processo ordinario prima della riforma del 1990. Il caso peculiare di giudicato sopravvenuto dopo la pronuncia della sentenza di appello (ove pertanto non è stato inadempiuto alcun onere di tempestiva eccezione). Segue b) Non rilevabilità nel processo ordinario di cognizione dopo la riforma del 1990. Segue c) Nel processo del lavoro. La revocazione della sentenza d'appello ex art. 395, n. 5, c.p.c. per il mancato rilievo durante le pregresse fasi di merito. L'esclusione della revocabilità della sentenza di primo grado appellabile. La questione della revocabilità ai sensi dell'art. 395, n. 5, c.p.c. della sentenza di primo grado non più appellabile (e, dunque, al di fuori della previsione dell'art. 396 c.p.c.). Conclusioni allo stato odierno dell'arte: l'appello, ma come veicolo formale del potere revocatorio. Prospettive storicizzate.