Il saggio ricostruisce la critica di Leibholz alla concezione kelseniana della rappresentanza. L'ipotesi sostenuta è che tale critica sia caratterizzata da alcune inconseguenze e che nello stesso concetto leibholziano di rappresentanza siano presenti aspetti che ne inficiano parzialmente l'efficacia ermeneutica. Viceversa proprio nei punti della concezione kelseniana maggiormente criticati da Leibholz è possibile scorgere elementi utili ad una caratterizzazione rigorosa del principio rappresentativo come "presenza dell'assenza".
Gerhard Leibholz e Hans Kelsen sul principio rappresentativo
SCALONE, ANTONINO
2012
Abstract
Il saggio ricostruisce la critica di Leibholz alla concezione kelseniana della rappresentanza. L'ipotesi sostenuta è che tale critica sia caratterizzata da alcune inconseguenze e che nello stesso concetto leibholziano di rappresentanza siano presenti aspetti che ne inficiano parzialmente l'efficacia ermeneutica. Viceversa proprio nei punti della concezione kelseniana maggiormente criticati da Leibholz è possibile scorgere elementi utili ad una caratterizzazione rigorosa del principio rappresentativo come "presenza dell'assenza".File in questo prodotto:
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