Il contributo vuole comparare i diari di ragazzi che hanno avuto drammatiche esperienze sia durante la seconda guerra mondiale, sia in tempi più recenti nei numerosi conflitti che hanno insanguinato i continenti nella seconda metà del Novecento. Proprio dal confronto tra i diari possono scaturire riflessioni che fanno comprendere come gli effetti della guerra sulla vita dei ragazzi non sono scomparsi, ma hanno solo assunto nuove e devastanti forme che si vanno a sommare a quelle già sperimentate da migliaia di minori. La conoscenza di ciò che è successo in tempi più lontani e nel recente passato, l’empatia che alcuni avvenimenti suscitano nei confronti delle vittime, l’imperativo morale a operare per il Bene, dovrebbero spingere insegnanti, educatori e ragazzi a rendersi responsabili affinché l’educazione alla pace, sostenuta da un’ideale utopico pressante, diventi concreta realtà. Inoltre sembra fondamentale educare i ragazzi a fronteggiare le possibili asperità della vita e a resistere ed esse attraverso una cultura che si nutra, oltre che di raziocinio, di libertà, di creatività, di fantasia, di immaginazione e di sentimento, tutte qualità costitutive dell’infanzia.

Per un'educazione alla cittadinanza: diari di ragazzi in guerra, ieri e oggi

CALLEGARI, CARLA
2012

Abstract

Il contributo vuole comparare i diari di ragazzi che hanno avuto drammatiche esperienze sia durante la seconda guerra mondiale, sia in tempi più recenti nei numerosi conflitti che hanno insanguinato i continenti nella seconda metà del Novecento. Proprio dal confronto tra i diari possono scaturire riflessioni che fanno comprendere come gli effetti della guerra sulla vita dei ragazzi non sono scomparsi, ma hanno solo assunto nuove e devastanti forme che si vanno a sommare a quelle già sperimentate da migliaia di minori. La conoscenza di ciò che è successo in tempi più lontani e nel recente passato, l’empatia che alcuni avvenimenti suscitano nei confronti delle vittime, l’imperativo morale a operare per il Bene, dovrebbero spingere insegnanti, educatori e ragazzi a rendersi responsabili affinché l’educazione alla pace, sostenuta da un’ideale utopico pressante, diventi concreta realtà. Inoltre sembra fondamentale educare i ragazzi a fronteggiare le possibili asperità della vita e a resistere ed esse attraverso una cultura che si nutra, oltre che di raziocinio, di libertà, di creatività, di fantasia, di immaginazione e di sentimento, tutte qualità costitutive dell’infanzia.
2012
"Che vivano liberi e felici..."Il diritto all'educazione a vent'anni dalla Convenzione di New York
9788843063789
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