Dopo la mostra del 1950, è il primo contributo a richiamare l'attenzione sul pittore attivo per la corte dei Gonzaga di Novellara, discutendo un cospicuo nucleo di nuovi disegni che permettono di reinterpretare i rapporti dell'artista con la cultura raffaellesca e michelangiolesca di metà secolo e ridiscutere il problema dei rapporti con Roma. Al contributo ha fatto seguito la pubblicazione di una monografia sull'Orsi, basata su di un'ampia indagine d'archivio e sullo studio dei pochi dipinti e dei disegni, i soli a poter fornire una traccia affidabile, sulla scorta della metodologia utilizzata da John Gere per Taddeo Zuccaro, per la ricostruzione del profilo dell'artista e la comprensione del suo ruolo alla corte di Novellara. La monografia, pubblicata nella collana della Deputazione di Storia patria per le Antiche province modenesi e parmensi - Biblioteca, Serie speciale, 6 (Modena, 1984, pp. 200) e recensita da James Byam-Shaw in "The Burlington Magazine", non può figurare in questo catalogo in quanto priva di ISBN
Lelio Orsi a Roma: tra maniera raffaellesca e maniera michelangiolesca
ROMANI, VITTORIA
1982
Abstract
Dopo la mostra del 1950, è il primo contributo a richiamare l'attenzione sul pittore attivo per la corte dei Gonzaga di Novellara, discutendo un cospicuo nucleo di nuovi disegni che permettono di reinterpretare i rapporti dell'artista con la cultura raffaellesca e michelangiolesca di metà secolo e ridiscutere il problema dei rapporti con Roma. Al contributo ha fatto seguito la pubblicazione di una monografia sull'Orsi, basata su di un'ampia indagine d'archivio e sullo studio dei pochi dipinti e dei disegni, i soli a poter fornire una traccia affidabile, sulla scorta della metodologia utilizzata da John Gere per Taddeo Zuccaro, per la ricostruzione del profilo dell'artista e la comprensione del suo ruolo alla corte di Novellara. La monografia, pubblicata nella collana della Deputazione di Storia patria per le Antiche province modenesi e parmensi - Biblioteca, Serie speciale, 6 (Modena, 1984, pp. 200) e recensita da James Byam-Shaw in "The Burlington Magazine", non può figurare in questo catalogo in quanto priva di ISBNPubblicazioni consigliate
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