Questa tesi presenta un metodo di progetto preliminare di turbomacchine assiali fondato su un metodo a potenziale. Il lavoro si articola su due diversi aspetti del problema, dapprima la costruzione di un modello teorico capace di simulare il campo di moto fluido in una turbomacchina, quindi la determinazione di una serie di relazioni tra parametri analitici e grandezze fisiche che permettano di applicare il modello alla progettazione. L’approccio è non viscoso, irrotazionale e bidimensionale, quindi studia separatamente le superficie meridiane ed interpalari, i cui campi di moto sono interconnessi esclusivamente da vincoli di tipo geometrico e di continuità. Il modello riesce quindi a prevedere l’influenza sul deflusso di tutti quegli elementi che la teoria monodimensionale non può contemplare, cioè ripercussioni su velocità e gradienti di pressione dovute alla geometria meridiana, ed effetti sul deflusso interpalare legati a spessore, calettamento, incidenza, curvatura e solidità dei profili palari. La parte successiva dello studio, più strettamente ingegneristica, consente di pervenire al disegno preliminare di una macchina di prestazioni desiderate a partire dalla sola conoscenza dei numeri caratteristici, attraverso la scelta da parte del progettista di opportuni vincoli sulle geometrie possibili. Il lavoro presenta anche alcune applicazioni progettuali a titolo di esempio.

Metodo per il Progetto Preliminare di Turbomacchine Assiali Basato sulla Teoria del Potenziale

MASI, MASSIMO
1999

Abstract

Questa tesi presenta un metodo di progetto preliminare di turbomacchine assiali fondato su un metodo a potenziale. Il lavoro si articola su due diversi aspetti del problema, dapprima la costruzione di un modello teorico capace di simulare il campo di moto fluido in una turbomacchina, quindi la determinazione di una serie di relazioni tra parametri analitici e grandezze fisiche che permettano di applicare il modello alla progettazione. L’approccio è non viscoso, irrotazionale e bidimensionale, quindi studia separatamente le superficie meridiane ed interpalari, i cui campi di moto sono interconnessi esclusivamente da vincoli di tipo geometrico e di continuità. Il modello riesce quindi a prevedere l’influenza sul deflusso di tutti quegli elementi che la teoria monodimensionale non può contemplare, cioè ripercussioni su velocità e gradienti di pressione dovute alla geometria meridiana, ed effetti sul deflusso interpalare legati a spessore, calettamento, incidenza, curvatura e solidità dei profili palari. La parte successiva dello studio, più strettamente ingegneristica, consente di pervenire al disegno preliminare di una macchina di prestazioni desiderate a partire dalla sola conoscenza dei numeri caratteristici, attraverso la scelta da parte del progettista di opportuni vincoli sulle geometrie possibili. Il lavoro presenta anche alcune applicazioni progettuali a titolo di esempio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2490980
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