I colori che contrassegnano le facce del Lucifero dantesco non sono tre ma quattro, poiché "tra bianca e gialla" designa aristotelicamente un colore composto che "sembra ma non è". In realtà Dante usa un noto schema tetracromatico di origine pagana che informa tutta l'epistemologia del passato; è altresì altamente probabile, per non dire sicuro, che Dante conosca il "Pastore" di Erma, l'unico testo di tutta la tradizione europea che riferisce "i quattro colori" a un monstrum soprannaturale. Ciò getta qualche luce sui rapporti del "Pastore" con la cultura pagana, ma soprattutto pone inquietanti problemi teologici e psicologici che riguardano il trinitarismo di Dante e il dogma stesso della Trinità.
I colori di Lucifero. Dante e il Pastore di Erma
PERI, MASSIMO
2011
Abstract
I colori che contrassegnano le facce del Lucifero dantesco non sono tre ma quattro, poiché "tra bianca e gialla" designa aristotelicamente un colore composto che "sembra ma non è". In realtà Dante usa un noto schema tetracromatico di origine pagana che informa tutta l'epistemologia del passato; è altresì altamente probabile, per non dire sicuro, che Dante conosca il "Pastore" di Erma, l'unico testo di tutta la tradizione europea che riferisce "i quattro colori" a un monstrum soprannaturale. Ciò getta qualche luce sui rapporti del "Pastore" con la cultura pagana, ma soprattutto pone inquietanti problemi teologici e psicologici che riguardano il trinitarismo di Dante e il dogma stesso della Trinità.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.